E’ Ttip-leaks. Mentre si allungano i tempi per la chiusura dell’accordo, una nuova grana si abbatte sul trattato sulcommercio tra Stati Uniti e Unione europea. Fino ad oggi sui testi è stata mantenuta la massima segretezza, anche nei confronti dei parlamentari dei Paesi coinvolti. Ma ora Greenpeace Olanda ha pubblicato 240 pagine di documenti della trattativa, rinnovando l’allarme sui pericoli per i consumatori delle due sponde dell’Atlantico. “Avevamo ragione: confermati rischi per clima,ambiente e sicurezza dei consumatori”, ha accusato l’associazione ambientalista. La paura è che in Europa cadano le tutele da ogm e carne trattata con ormoni e passi in secondo piano anche la protezione dell’ambiente. E le carte riportano uno scontro Usa-Ue sulla difesa delle denominazione originale dei vini europei. Intanto, rivela il quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung, gli Stati Uniti minacciano di bloccare le facilitazioni per l’industria europea dell’auto se non saranno ascoltate le proprie richieste.
Greenpeace ha messo in evidenza i punti più sensibili: “Ilprincipio di precauzione, inglobato nel Trattato Ue – sottolinea l’associazione ambientalista – non è menzionato nei capitoli sulla “Cooperazione Regolatoria”, né in nessuno degli altri 12 capitoli ottenuti. Invece la richiesta Usa di un approccio “basato sui rischi” che si propone di gestire le sostanze pericolose piuttosto che evitarle, è evidente in vari capitoli”. Il principio di precauzione, vigente in Europa, prevede che, prima di vendere un prodotto, l’azienda debba provare l’assenza di rischi nella sua commercializzazione. Negli Usa, invece, vale il principio dell’evidenza scientifica: il prodotto può essere venduto senza problemi fino a quando qualcuno, a proprie spese, non dia la dimostrazione scientifica della sua nocività. E su questo punto, la Sueddeutsche Zeitung, che ha analizzato i documenti pubblicati, ha spiegato che “gli americani attaccano i principi di fondo di precauzione della tutela del consumatore europeo che oggi proteggono 500 milioni di consumatori dall’ingegneria geneticanegli alimenti e dalla carne trattata con ormoni”.
Ma le questioni sollevate dagli attivisti riguardano anche la tutela ambientale. “Nessuno dei capitoli che abbiamo visto fa alcun riferimento alla regola delle Eccezioni Generali (General Exceptions) – scrive Greenpeace – Questa regola, stabilita quasi 70 anni fa, compresa negli accordi Gatt (General Agreement on Tariffs and Trade) della World Trade Organisation permette agli stati di regolare il commercio ‘per proteggere la vita o la salute umana, animale o delle piante’ o per ‘la conservazione delle risorse naturali esauribili'”. Da qui, la conclusione: “L’omissione di questa regola suggerisce che entrambe le parti stiano creando un regime cheantepone il profitto alla vita e alla salute umana, degli animali e delle piante”. E l’associazione ambientalista aggiunge che, nonostante l’allarme lanciato dall’ultima conferenza di Parigi, “non c’è alcun riferimento alla protezione del clima nei testi ottenuti”.
E il punto è anche politico, come sottolinea la Sueddeutsche Zeitung. “Mentre l’Ue rende pubbliche le sue proposte, gli Usa si ostinano a mantenere segrete le posizioni, garantendosi così uno spazio di manovra tattico – scrive il giornale tedesco – E Washington minaccia di bloccare le facilitazioni sulleesportazioni per l’industria automobilistica europea. Il governo americano si affretta a chiarire che i progressi sui componenti di auto sono possibili solo se l’Ue si muove sulle dogane per i prodotti agrari”.
Dai documenti emerge anche uno scontro frontale tra Stati uniti e Unione europea sulle norme per tutelare i vini europei. In particolare, sul fronte europeo, si ribadisce che il Trattato transatlantico dovrà includere le regole complessive vigenti sui vini, in modo da escludere che un produttore americano possa usare a piacimento le 17 denominazioni di vini Ue. Gli Stati Uniti, invece, dal canto loro, hanno ribadito il loro fermo dissenso, rifiutando la richiesta Ue di non poter usare le denominazioni “semigeneriche” dei vini europei, come gli italiani Chianti, Marsala, il greco Retzina, il portoghese Madeira e i francesi Chablis e Champagne.
Di fronte alla fuga di notizie, la Commissione europea cerca di gettare acqua sul fuoco. La commissaria al Commercio Cecilia Malmstrom continua ad assicurare che non farà passi indietro nelle norme che difendono la sicurezza dei cittadini: “Nessun accordo commerciale ad opera della Ue abbasserà mai il nostro livello di tutela dei consumatori, o della sicurezza alimentare, o dell’ambiente. Non cambieranno le nostre leggi in materia di ogm, o sul nostro modo sicuro di produrre carne di manzo, o il modo di proteggere l’ambiente. Qualsiasi accordo commerciale potrà solo cambiare i regolamenti per renderli più forti”. E ancora: “Potremmo essere d’accordo con il partner sul fatto che, ad esempio, la sicurezza sui medicinali possa essere più dura di prima, ma mai più debole”.
Quello che Greenpace chiama “testo consolidato”, sostiene il commissario europeo, non è in alcun modo “il risultato” del negoziato, ma solo “l’insieme delle posizioni dei due lati negoziali”. “Ed è normale – aggiunge – che entrambi le parti di una trattativa vogliono raggiungere il numero maggiore possibile di propri obiettivi”. Insomma, conclude Malmstrom, “ciò non significa che c’incontreremo a metà strada. Ci sono zone che registrano distanze eccessive su cui non c’è accordo“.
Intanto, anche in Italia continua la mobilitazione contro la firma dell’accordo. “La documentazione resa pubblica oggi – sottolineaMarco Bersani, tra i coordinatori della Campagna Stop Ttip Italia, “dimostra che il Ttip è un attacco generalizzato ai diritti e alla democrazia. Se ad oggi era la democrazia a definire i limiti del mercato, con il Ttip sarà il mercato a definire i limiti della democrazia. Per opporsi a tutto questo, tutte e tutti in piazza a Roma il prossimo 7 maggio”. La manifestazione nazionale è sostenuta da oltre 300 organizzazioni e sindacati e da oltre 50 comitati locali che lottano contro la segretezza e la portata del Ttip. di F. Q. | 2 maggio 2016 http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/02/trattato-usa-ue-sul-commercio-greenpeace-pubblica-240-pagine-segrete-zero-tutele-su-sicurezza-e-ambiente/2688700/
Nessun commento:
Posta un commento