giovedì 5 maggio 2016

caso rifiuti Latina Ambiente, il passato scomodo

Fino al 2011 è stata bella la vita della società dei rifiuti perché il Comune ha rinunciato al suo ruolo di controllo in cambio di consulenze e forniture per gli amici
Mentre il futuro prossimo della Latina Ambiente si avvia verso un percorso in piano e di maggiore trasparenza, molte ombre restano sul suo passato. Fino al 2011 è stata bella la vita di questa società con la maggioranza delle azioni nelle mani del Comune di Latina.
Poi sono cambiate alcune cose ed è cominciata quella che sarebbe diventata la primissima azione di trasparenza negli atti della spa, ossia l’azione di responsabilità verso l’ex amministratore delegato Valerio Bertuccelli che aveva autorizzato la ripartizione degli utili (circa 600mila euro) quando la società aveva già un debito che superava i venti milioni di euro e questo comprendeva il bubbone del mancato incasso delle bollette Tia (tariffa di igiene ambientale), il quale, infatti, è riferito alle annualità 2006-2009.
Parallelamente sono stati ridotti i benefit e i gettoni di presenze, nonché le retribuzioni al cda ma forse ormai era troppo tardi perché per 15 anni il Comune di Latina ha rinunciato a svolgere il suo ruolo di socio di maggioranza e dunque primo controllore di ciò che succedeva e, nei fatti, ha accettato tutti i diktat del socio privato (gruppo Colucci) in cambio di consulenze agli amici, fornitori amici e nel complesso un silenzio visibile sulle scelte della spa.
L'articolo completo in edicola con Latina Oggi (5 maggio 2016) http://www.latinaoggi.eu/news/news/18273/Latina-Ambiente--il-passato-scomodo.html

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