LUCA
MERCALLI “Da
qui al 2100 i mari aumenteranno
di
mezzo metro, sempre che gli impegni sul clima siano rispettati”
L’oceano
mangerà
terra,
farà
più
caldo
di
almeno
due
gradi,
e
gli eventi
estremi
imporranno
transumanze
umane
La
nostra
costa
adriatica
sarà
inguaiata,
come
Shanghai,
New
York,
e
Miami.
Ma
il peggio
sarà
in
Bangladesh
Biogra
fia
LUCA
MERCALLI
Meteoro
logo
e
climatologo,
è
nato
a
Torino
il
24 febbraio
1966,
dal
1993
è
presidente
della
Società
Meteoro
logica
italiana
e
direttore
della
rivista
“Nimbus”.
Noto
al
grande
pubblico
per
la sua
partecipazione
al
programma
“Che
Tempo
Che
Fa”
condotto
da
Fabio
Fazio,
e
per la sua
attività
di
divulgatore
scientifico
su
“La
Repubblica”
e
“La
Stampa”
ANTONELLO
CAPORALE
Tra
qualche tempo conosceremo
un’altra
figura di migrante:
il
profugo climatico.
Sarà
la siccità o l’i n o n d a z i one,
l’uragano
o la tempesta
tropicale
a trasformare gli
uomini
in sventurati. E la
sventura
avrà la solita rotta:
dal
sud verso il nord del
mondo.
Con Luca Mercalli,
senza
alcun dubbio il più lucido
analista
delle nuvole,
parleremo
dei tempi funesti
che
ci aspettano e anche della
nostra
sordità, dell’i n d i fferenza
davanti
ai grandi temi
della
vita e dell’o s s e s s i one
invece
per il dettaglio.
A
nessuno frega molto se
l'oceano
si innalza, ma
quotidianamente
siamo
ossessionati
dal tempo
che
fa. Neve, grandina,
piove?
Tutti a fare clic col
mouse,
meteo da tutte le
parti.
E quando non è acceso
il
computer c'è la tv,
quando
non siamo in casa
ecco
la radio che ci insegue
con
le previsioni.
È
un fatto certo che i ghiacciai
della
Groenlandia si
sciolgono
progressivamente,
ed
è certo che ogni anno
gli
oceani si ingrossano di
tre
millimetri. È anche sicuro,
pronosticato
senza alcun
margine
di errore, che
da
qui al 2100 il livello
d
el l’oceano aumenterà di
mezzo
metro. Intendiamoci:
il
mezzo metro è la misura
minima,
a condizione che
gli
impegni assunti alla conferenza
sul
clima di Parigi
siano
tutti rispettati. Se così
non
sarà, avremo un metro e
anche
più di acqua.
Davanti
a questa previsione
catastrofica
noi siamo
invece
occupati a conoscere
istante
per istante se
sulla
nostra testa piove
fiacco
o sostenuto, se il sole
è
lucente oppure ombrato
dalle
nuvole. Siamo
giunti
alla pornografia della
meteorologia.

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