Una mobilitazione mondiale contro i combustibili fossili prenderà vita a maggio. Si chiama "Break Free 2016" e vedrà gli attivisti di una ventina di organizzazioni, tra cui Greenpeace, scendere in campo per "un'ondata globale di resistenza per tenere carbone, petrolio e gas nel sottosuolo". La disobbedienza civile coinvolgerà, dal 4 al 15 maggio, dodici Paesi dagli Usa alle Filippine, dalla Turchia al Sudafrica, da Spagna e Germania ad Australia e Indonesia, prendendo di mira soprattutto le miniere di carbone.
"Dopo il summit di Parigi sul clima dobbiamo raddoppiare gli sforzi per porre fine all'uso dei combustibili fossili e scegliere un futuro pulito e giusto", si legge sul sito web dell'iniziativa. "Speriamo di vedere più persone che mai impegnate a fermare il potere dell'industria prendendo di mira i progetti più pericolosi e inutili del mondo sui combustibili fossili, e sostenendo le soluzioni per il clima più ambiziose".
"Immaginate decine di migliaia di persone nel mondo - si legge ancora - che si alzano per riprendere il controllo del proprio destino. Che camminano sottobraccio nei campi di carbone. Che si siedono a terra per bloccare l'attività di governi e industrie che minacciano il nostro futuro. Che marciano in difesa pacifica del nostro diritto all'energia pulita".
"Dopo il summit di Parigi sul clima dobbiamo raddoppiare gli sforzi per porre fine all'uso dei combustibili fossili e scegliere un futuro pulito e giusto", si legge sul sito web dell'iniziativa. "Speriamo di vedere più persone che mai impegnate a fermare il potere dell'industria prendendo di mira i progetti più pericolosi e inutili del mondo sui combustibili fossili, e sostenendo le soluzioni per il clima più ambiziose".
"Immaginate decine di migliaia di persone nel mondo - si legge ancora - che si alzano per riprendere il controllo del proprio destino. Che camminano sottobraccio nei campi di carbone. Che si siedono a terra per bloccare l'attività di governi e industrie che minacciano il nostro futuro. Che marciano in difesa pacifica del nostro diritto all'energia pulita".
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