giovedì 6 agosto 2015

WWF: gli effetti del disastro della plastica nel mare e l'invasione silenziosa

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Il problema della plastica nel Mediterraneo

Plastica: Una invasione silenziosa

Ogni ora finiscono negli oceani di tutto il mondo 1.09 milioni di chili di plastica. In mare aperto e sulle coste italiane, la plastica rappresenta il 70-80% dei rifiuti marini. La plastica in mare si trova principalmente ammassata sulle nostre coste o galleggiante in mare aperto.
Le tartarughe marine ingeriscono sacchetti di plastica, filo da pesca e altro materiale, cosi come altri materiali plastici, scambiandoli per probabili prede, come se fossero meduse. Le balenottere filtrando l’acqua per catturare il plancton ne ingeriscono enormi quantità.
Questi animali nella maggior parte dei casi restano soffocati o hanno stomaco ed intestino intasato da materiale indigeribile che ne riduce la vitalità.
La concentrazione di plastica nel nostro mare
tratto da: Plastic Accumulation in the Mediterranean Sea
Andrés Cózar et al. (2015) ; PLOS. DOI: 10.1371/journal.pone.0121762
Studi effettuati in pesci di ogni taglia e specie, tartarughe e cetacei hanno sempre riscontrato la presenza di plastica in micro o macroframmenti nei contenuti stomacali.
Le sostanze chimiche presenti nelle plastiche o depositate sui microframmenti, dei veri e propri “coriandoli tossici”, è probabile che finiscano inevitabilmente nel nostro organismo, dopo essere entrata nelle catene alimentari, a cui accediamo per pescare.

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