In questa settimana si doveva svolgere la conferenza unificata per decidere del progetto della centrale a biomasse di Pontinia, dopo il parere negativo del sindaco di Pontinia nella conferenza AIA-IPPC del 27 gennaio 2009, dopo che l’amministrazione provinciale di Latina aveva trasmesso i documenti alla conferenza unificata presso la segreteria della presidenza del consiglio dei ministri.
Dopo la convocazione e la seduta del 7 maggio, alla quale hanno partecipato il comune di Pontinia, l’amministrazione provinciale di latina, oltre all’ANCI, come aveva informato la segreteria e la presidenza della conferenza unificata, l’argomento sarebbe stato posto all’ordine del giorno della stessa conferenza.
Questo pare che sia stato fatto per 3 volte (una per ogni mese da maggio a oggi), ma che le prime 2 sedute convocate non abbiano avuto esito.
Forse questa settimana ci dovrebbe essere la svolta che potrebbe avere 3 risvolti, approvazione, bocciatura oppure rinvio ad altro ente competente (in questo caso la Regione Lazio).
Secondo le informazioni ricevute dalla segreteria della conferenza nei precedenti (circa 30 casi) non è mai stata assunta alcuna decisione, quindi la questione dovrebbe passare alla Regione Lazio che dovrebbe procedere con nuova convocazione e successivo esame.
Tuttavia al segreteria della conferenza, citando autorevoli pareri del consiglio di Stato, ha ribadito sia la legittimità del parere espresso dal sindaco di Pontinia, sia della validità e correttezza della procedura dell’amministrazione provinciale.
Aspetti che sono molto importanti nell’attesa dell’imminente sentenza del TAR di Latina in merito al ricorso della ditta proponente la centrale a biomasse.
Se venissero confermate queste impressioni, tutte da verificare, c’è da attendersi una nuova convocazione della conferenza, da parte della Regione, che ha già dato prova, in materia, di superficialismo e assoluta mancanza di conoscenza del territorio con l’istituzione di 3 comuni inesistenti.
Se ci fosse un Brunetta……
mercoledì 29 luglio 2009
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1 commento:
lasciate dire a Tremonti "che l'Italia non è in declino" è uno creativo come la sua finanza, carissimi italiani l'italia è in declino culturale non solo economico, l'ignoranza ha preso il sopravvento anche sul buonsenso, quando il popolo declina ogni responsabilità ogni senso civico sopratutto non sa riconoscere l'importanza VITALE del territorio naturale e delle suo patrimonio storico culturale è giusto a questo punto che arrivi la dittatura, cioè quel regime di idioti e beoti di arroganti e presuntuosi bagordi saccheggiatori deturpatori di tutto anche di loro stessi.
Anofele
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