lunedì 22 luglio 2024

Il Fatto Economico. Chi lucra sulla crisi: volano gli stipendi di Descalzi e dei suoi fratelli. Nordio: via l'abuso d'ufficio, benvenuto lobbying selvaggio. La crescita delle retribuzioni per i manager è super anche per Moratti, Orcel, Nagel, Castagna, Foti ecc. Descalzi Eni, Orcel Unicredit, Donnarumma Terna, Starace Enel i più pagati

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-economico-del-22-luglio-2024/

Prosegue l’appuntamento con la newsletter Il Fatto Economico. Questa settimana nel nostro inserto raccontiamo il 2023, anno d’oro per i manager delle grandi aziende dell’energia e delle banche italiane. I superprofitti scatenati dalla guerra Russia-Ucraina, per l’aumento del prezzo del petrolio e del gas e l’impennata dei tassi d’interesse decisa dalla Bce per contrastare l’inflazione, hanno fatto fare un salto degno di un atleta olimpico agli stipendi di quasi tutti i dirigenti delle società quotate in questi settori. Prendendo quelli più pagati – ne abbiamo considerati un paio di dozzine – ben 20 nel 2023 hanno avuto una busta paga più alta rispetto all’anno precedente. Solo tre hanno guadagnato qualcosa in meno.

Nicola Borzi racconta che il 2023 è stato l’anno d’oro di banche, assicurazioni e società dell’energia, a far festa sono stati molti stakeholde: azionisti, manager e dipendenti. Lo Stato e i clienti invece restano a bocca asciutta. Lo scorso anno si è chiuso con risultati record per il sistema creditizio nazionale: utili netti per 32,7 miliardi, aumentati di due terzi sul 2022 e più che raddoppiati (+132%) rispetto al 2021. A spingere il record sono stati i due campioni nazionali: Intesa Sanpaolo guidata da Carlo Messina ha fatto segnare utili netti per 7,7 miliardi, in aumento del 76% dai 4,4 dell’anno precedente, mentre UniCredit, con Andrea Orcel al timone, ha realizzato un utile netto di 9,5 miliardi, +47,2% sul 2022.

Gaia Scacciavillani ci racconta la svolta di Unipol sul dossier Mps: il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha solo pochi mesi per massimizzare l’incasso della quota Mef, ma l’assicurazione del mondo cooperativo intende aspettare le condizioni migliori per sé.

Pier Luigi Petrillo, invece, analizza la riforma Nordio e la depenalizzazione dell’abuso d’ufficio, che legalizza nei fatti il lobbying selvaggio: invece di regolamentarli, limitando pure il finanziamento privato dei partiti, il governo svuota di valore il reato spia dei gruppi di pressione che operano in modo illecito.

Buona lettura

Extraprofitti

Descalzi e i suoi fratelli: la crisi fa volare le paghe dei manager

I prezzi esplosi fanno brindare i vertici Eni. Crescita super anche per Moratti, Orcel, Nagel, Castagna , Foti & C.

di Giulio Da Silva

Bilanci

Banche, assicurazioni, società energetiche: un 2023 d’oro. I clienti e lo Stato pagano il brindisi degli utili record

Tante spese, poca resa il differenziale dei tassi pesa sulle famiglie, zero incassi per l’Erario dalla tassa sugli extraprofitti

di Nicola Borzi

Privatizzazioni

Unipol, svolta sul dossier Mps: prima “mai”, ora “ci pensiamo”

Giorgetti ha solo pochi mesi per massimizzare l’incasso della quota Mefma l’assicurazione del mondo cooperativo intende aspettare le condizioni migliori per sé

di Gaia Scacciavillani

In un colpo solo

Senza l’abuso d’ufficio, Nordio legalizza il “lobbying” selvaggio

Invece di regolamentarli, limitando pure il finanziamento privato dei partiti, il governo svuota di valore il reato-spia dei gruppi di pressione che operano in modo illecito

di Pier Luigi Petrillo

Il risparmio tradito

Fondi pensione. Tre modi per trovarsi iscritti alla previdenza integrativa senza averlo scelto

La Covip, organo di vigilanza (e spesso di propaganda) della previdenza integrativa, comunica che l’anno scorso gli iscritti sono un po’ aumentati. Già, ma come? Qui viene il bello, anzi il brutto. Le nuove adesioni derivano soprattutto da tre meccanismi perversi, perché basati su scelte compiute da altri. Meccanismi che cozzano contro il principio basilare, […]

di Beppe Scienza

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