giovedì 25 luglio 2024

Il Fatto di domani. Guerra Russia-Ucraina, Tajani: "No ad addestratori italiani a Kiev". Crosetto in aula l'1 agosto. Domani le Olimpiadi di Parigi al via, la capitale diventa un enorme B&B

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-25-luglio-2024/

La giornata in cinque minuti

GUERRA RUSSIA-UCRAINA, IL MINISTRO CROSETTO RIFERIRÀ IN AULA IL PRIMO AGOSTO. TAJANI: “NO AD ADDESTRATORI ITALIANI A KIEV”. A che punto è il ruolo dell’Italia nel conflitto in Ucraina, iniziato due anni e mezzo fa con l’invasione russa. Ne parlerà il ministro Crosetto (Difesa), che il primo agosto terrà in aula alla Camera una informativa. In una intervista alla Stampa, qualche giorno fa, Crosetto ha menzionato i possibili mutamenti di scenario legati alle elezioni negli Stati Uniti: “Dobbiamo tenere conto del possibile cambiamento della posizione americana. Credo che Trump cambierà la linea, cercherà di ottenere la pace riprendendo un dialogo personale con Putin per chiudere in fretta e questo può essere un problema”. Anche il ministro Tajani ha affrontato l’argomento guerra in Ucraina in audizione alle commissioni riunite Esteri di Camera ed Esteri e Difesa del Senato: “Ho informato i colleghi dell’adozione del nostro nono pacchetto di aiuti militari. E ho esortato a superare i veti nazionali che al momento pregiudicano un utilizzo efficace del Fondo Ue di Assistenza Militare all’Ucraina. Con il disegno di legge di assestamento 2024, proprio in questi giorni all’esame del Parlamento, è stato incrementato di 78 milioni di euro il contributo italiano alla European Peace Facility, che è il principale strumento di sostegno europeo a Kiev. Ho quindi reiterato un messaggio fondamentale: noi non siamo in guerra con la Russia. L’Italia resta, ad esempio, contraria a qualsiasi ipotesi di invio di addestratori in Ucraina”. Sul Fatto di domani leggerete le ultime novità sulla guerra nell’Est con un approfondimento sul capitolo del sostegno bellico all’Ucraina.


PARIGI, VIA ALLE OLIMPIADI: LA CAPITALE SI TRASFORMA IN UN ENORME B&B. RESTA ALTO IL TIMORE DI ATTENTATI: FERMATI DUE DICIOTTENNI In attesa della cerimonia d’apertura delle Olimpiadi, a Parigi si misura l’effetto di una manifestazione così imponente, in termini di affari. Si contano 40 mila airbnb in più in un anno. Nell’Ile-de-France gli alloggi a pagamento sono più che raddoppiati, da 58 mila a 134 mila. Un dato significativo se si pensa che la capitale ha regole ferree: si può affittare solo la casa di residenza per meno di 120 giorni l’anno oppure richiedere una licenza. Ma le Olimpiadi in qualche modo scompaginano tutto. Ci sono poi le lamentele dei residenti, che si sentono sequestrati nei loro quartieri dalle disposizioni di sicurezza. Chi ha potuto, ha lasciato Parigi per non ritrovarsi in un traffico impazzito o rinchiuso a casa. A proposito di sicurezza, resta alta la preoccupazione di attentati: nelle ultime ore la polizia ha fermato due diciottenni, accusati di avere pianificato azioni violente. Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz ha inviato una lettera al suo omologo francese Stéphane Séjourné avvertendolo di un complotto sostenuto dall’Iran per attaccare la delegazione israeliana. Alcuni hacker hanno diffuso sul web i dati personali degli atleti dello Stato ebraico. Sul giornale di domani troverete un focus sulle Olimpiadi di Parigi che, gare a parte, offrono una serie di tematiche sociali da approfondire.


STATI UNITI, NETANYAHU OGGI INCONTRA BIDEN, DOMANI VEDRÀ TRUMP CHE GIÀ LO AMMONISCE: “STOP ALLA GUERRA NELLA STRISCIA, FAI IN MODO DI SALVARE GLI OSTAGGI”. In un Congresso dai molti posti vuoti – tra gli 80 e i 100 – il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha tenuto il suo discorso, ieri sera, difendendo le scelte nella guerra contro Hamas, scaturita dal massacro del 7 ottobre firmato dagli islamisti. “Non siamo di fronte ad uno scontro tra civiltà, ma tra barbarie e civiltà. America e Israele devono stare insieme. Perché quando stanno insieme, succede una cosa semplice, noi vinciamo e loro perdono. E noi vinceremo”. Netanyahu ha accusato chi protesta contro Israele, di stare con “gli assassini di Hamas, di stare con il male”. In agenda, oggi, l’incontro tra il presidente Joe Biden e il premier Netanyahu alla Casa Bianca; i due dovrebbero discutere dei progressi nelle trattative con Hamas per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliani in cambio di centinaia di detenuti palestinesi. Sul Fatto di domani leggerete le novità sulla visita di Netanyahu e le anticipazioni del suo incontro previsto domani con Trump. Secondo il Time of Israel, l’ex presidente repubblicano in corsa per la Casa Bianca esorterà il premier ad interrompere quanto prima il conflitto, ed a salvare gli ostaggi ancora in mano ai fondamentalisti. A Gaza, l’esercito israeliano ha recuperato i corpi di cinque ostaggi, uccisi il 7 ottobre e poi trascinati via da Hamas: erano in un tunnel di una zona definita “umanitaria”.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Fondazioni liriche, la Consulta: “Illegittimo decreto d’urgenza su limite a 70 anni”. È illegittima, “per evidente mancanza dei presupposti di straordinaria necessità e urgenza, la disposizione del decreto-legge n. 51 del 2023, che prevede l’immediata cessazione dagli incarichi in corso per i sovrintendenti delle fondazioni lirico-sinfoniche che abbiano compiuto il settantesimo anno di età”. Finisce così quello che era stato ribattezzato il “decreto Fuortes”, perché con lo sbarramento a 70 anni per gli incarichi direttivi di enti lirici Carlo Fuortes avrebbe mollato la poltrona di ad della Rai per andare a dirigere il San Carlo di Napoli al posto di Stephan Lissner.

Caporalato, ispezioni in 109 aziende: una su due risulta irregolare. Funzionari dell’Inps e dell’Ispettorato del lavoro, assieme ai carabinieri, hanno effettuato ispezioni nel settore agricolo, nelle province di Mantova, Modena, Latina, Caserta e Foggia. Sono state 109 le aziende agricole sottoposte a verifiche: 62 presentavano irregolarità (56,9%), mentre su 505 lavoratori controllati, 236 sono risultati irregolari (46,7%): tra loro, anche tre minorenni e 136 extracomunitari.

Roma, rivolta nel Cpr di Roma, ospiti sul tetto per protesta e materassi bruciati. Ennesima rivolta all’interno del Centro di Permanenza per il Rimpatrio di via Cesare Chiodi, a Ponte Galeria. Intorno alle 12, una ventina di ospiti della struttura ha forzato la porta che delimita il Settore 4, uscendo nei corridoi. Una decina i materassi bruciati, mentre in tre sono riusciti a salire sul tetto.

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