domenica 14 luglio 2024

Educarsi senza istruzioni: l’estetica ecologica come ‘imparare a imparare’, dall'articolo di Marco Talluri ambiente e non solo

 tratto da https://ambientenonsolo.com/educarsi-senza-istruzioni-lestetica-ecologica-come-imparare-a-imparare/

Educarsi senza istruzioni: l’estetica ecologica come ‘imparare a imparare’

Recensione di Franco Pistono

Estetica ecologica – Percepire saggio, vivere corrispondente, di Nicola Perullo, edito da Mimesis, è un libro che fatico a non presentare con entusiasmo; perciò, mi astengo dallo sforzo, riportando con passione le emozioni che hanno costellato lettura, scoperte e illuminazioni conseguenti. Mi concentrerò sull’ultimo capitolo, il settimo, dal titolo Educarsi senza istruzioni: l’estetica ecologica come “imparare a imparare”. Premessa all’immersione: nella vita mi occupo di educazione ambientale (o alla sostenibilità, ampliando un poco lo sguardo) e lo faccio usando come “tappeto volante” la musica; un approccio poco istituzionale, fluido, informale, per nulla normativo e ancora poco praticato. Nel condurre i miei interventi, ho sempre tenuto – e tengo – in vista alcuni dettagli, primo tra i quali il senso profondo del termine educazione.

Perullo lo considera, aprendo il capitolo con una citazione del poeta William Butler Yeats: Education is not about filling a pail, but about lighting a fire (l’educazione non consiste nel riempire un secchio, ma nell’accendere un fuoco). Prosegue ragionando nel merito; “educarsi – scrive – non è istruirsi. L’educazione nasce e si sviluppa dalla cura e dall’attenzione invece che dalla scelta e dalle intenzioni; le prime corrispondono alle situazioni e ai contesti, non sono guidate da principi prefissati e dati, non si muovono sulla base di obiettivi predeterminati, come è invece per le seconde”.

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