lunedì 1 gennaio 2024

Dentro la notizia. Alluvione di Campi Bisenzio (FI). Il consumo di suolo nei comuni delle province di Firenze, Prato, Pistoia (2006-2022), dall'articolo di Marco Talluri ambiente e non solo

 tratto da https://ambientenonsolo.com/dentro-la-notizia-alluvione-di-campi-bisenzio-fi-il-consumo-di-suolo-nei-comuni-delle-province-di-firenze-prato-pistoia-2006-2022/

Dentro la notizia. Alluvione di Campi Bisenzio (FI). Il consumo di suolo nei comuni delle province di Firenze, Prato, Pistoia (2006-2022)

Nel precedente articolo Alluvione a Campi Bisenzio (FI), dentro la notizia, nel quale abbiamo brevemente ricordato l’evento che ha colpito la cittadina dell’hinterland fiorentino, insieme a diverse altre località della piana Firenze-Prato-Pistoia, abbiamo espresso l’intento di andare alla ricerca di dati disponibili in merito e quindi di condividere queste “conoscenze” utili per poter meglio comprendere cosa sia successo, perchè e se sia possibile fare qualcosa per evitare il ripetersi di fatti del genere.

Poi in Dentro la notizia. Alluvione a Campi Bisenzio (FI). I dati sulla pioggia caduta abbiamo esaminato i dati messi a disposizione dal Sistema Idrologico e Geologico della Toscana (SIR) in merito alle piogge verificatesi lungo il bacino del fiume Bisenzio (dai primi decenni del secolo scorso ad oggi), quindi in Dentro la notizia. Alluvione a Campi Bisenzio (FI). I dati idrometrici abbiamo visto i dati degli idrometri esistenti lungo il corso del Bisenzio, e poi in Dentro la notizia. Alluvione a Campi Bisenzio (FI). Le aree a pericolosità alluvione nei comuni della Piana Firenze-Prato-Pistoia, la situazione per quanto riguarda le aree a pericolosità idraulica (alluvioni).

Questa volta vediamo altri dati, forniti da ISPRA, in merito al consumo di suolo. Su queste pagine, abbiamo più volte parlato di questo tema, evidenziando come si continui in Italia a incrementare il livello di artificializzazione e di conseguente impermeabilizzazione del territorio, causando la perdita, spesso irreversibile, di aree naturali e agricole. Tali superfici sono state sostituite da nuovi edifici, infrastrutture, insediamenti commerciali, logistici, produttivi e di servizio e da altre aree a copertura artificiale all’interno e all’esterno delle aree urbane esistenti. Come ha evidenziato il prof. Nicola Casagli dell’Università di Firenzee nell’intervento citato nell’articolo iniziale su questa serie di approfondimenti, l’urbanizzazione del territorio determina l’incremento degli elementi esposti a rischio e della loro vulnerabilità, oltreché la progressiva impermeabilizzazione del suolo.

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