tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/10/28/genova-chiusa-linchiesta-bis-su-autostrade-in-47-verso-il-processo-per-attentato-alla-sicurezza-dei-trasporti-disastro-e-frode-in-forniture/6854941/
Genova, chiusa l’inchiesta bis su Autostrade: in 47 verso il processo per attentato alla sicurezza dei trasporti, disastro e frode in forniture
L'indagine nasce dalla riunione di tre diversi fascicoli: quello sui falsi report su decine di viadotti autostradali liguri, quello sulle barriere fonoassorbenti pericolose e quello sulle mancate ispezioni nelle gallerie, aperto dopo il crollo della volta della galleria Berté sull'A26 a dicembre 2019. Quest'ultimo è il filone che fonda la maggior parte dei capi d'accusa. Le due società indagate, Aspi e Spea, hanno invece chiuso con la Procura un patteggiamento da un milione
A un anno e mezzo dalla fine dell’indagine “madre”, la Procura di Genova ha chiuso anche l’inchiesta “bis” sui report taroccati e la mancata manutenzione delle autostrade liguri, nata dagli accertamenti eseguiti sulla rete dopo il disastro del ponte Morandi. Verso il processo in 47 tra tecnici e dirigenti di Autostrade per l’Italia e Spea Engineering (la controllata che si occupava delle manutenzioni), la gran parte dei quali imputati anche per il crollo del 14 agosto 2018: tra loro l’ex amministratore delegato di Aspi, Giovanni Castellucci, e i suoi bracci destri alla guida della concessionaria, Paolo Berti (direttore centrale operazioni dal 2015 al 2018) e Michele Donferri Mitelli (direttore manutenzioni e investimenti dal 2016 al 2019).
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