mercoledì 2 febbraio 2022

Il Fatto di domani. Dad, scuola e vaccini: la Lega scottata dal Quirinale non vota in Cdm . Nucleare e gas, la Ue tradisce il green deal col sì dell'Italia

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-2-febbraio-2022/?utm_campaign=Echobox2021&utm_content=fattoquotidiano&utm_medium=social&utm_source=Twitter#Echobox=1643824689-4

COVID, MENO DAD A SCUOLA. LA LEGA, SCOTTATA DAL COLLE, NON VOTA. Oggi era il giorno del Consiglio dei ministri sull’emergenza Covid, con all’ordine del giorno la modifica delle norme sulla didattica a distanza nel scuole, la durata del green pass e le regole sui colori delle regioni. L’intenzione generale era di allentare. Meno Dad a scuola, fine delle restrizioni per i vaccinati anche in zona rossa e durata illimitata del green pass per chi ha la terza dose. Vedremo sul giornale di domani il dettaglio delle misure. Stamattina il Comitato tecnico scientifico aveva espresso parere favorevole all’ipotesi di dimezzare da 10 a 5 giorni l’isolamento per gli studenti non vaccinati che entrano in contatto con un positivo. Oggi i nuovi positivi sono poco meno di 119 mila, e le vittime 395. Ma c’è da registrare anche un dato politico non di poco conto, vista anche com’è andata l’elezione del Capo dello Stato: i ministri della Lega non hanno partecipato al voto in Consiglio dei ministri sulle nuove norme Covid su Dad e quarantene a scuola. I leghisti hanno spiegato di aver deciso di non votare perché le nuove regole “discriminano i bambini non vaccinati”. Ma è evidente che la figuraccia di Salvini nella partita Quirinale ha un ruolo importante nel determinare la nuova strategia del partito. L’altro punto del Cdm era la ricognizione chiesta da Draghi sul lavoro fatto dai Ministeri per centrare gli obiettivi del Pnrr in scadenza in questo semestre. Vedremo sul giornale di domani com’è andato l’esame e i ricaschi politici della decisione del Carroccio.

SCONTRO A 5 STELLE: GRILLO CITA GANDHI MA BACCHETTA DI MAIO. Non ha citato direttamente Luigi Di Maio, né Giuseppe Conte, ma oggi il fondatore e garante del Movimento ha mandato un messaggio piuttosto chiaro ai suoi: “Non dissolvete il dono del padre nella vanità personale. Il necessario è saper rinunciare a sé per il bene di tutti, che è anche poter parlare con la forza di una sola voce. Ma se non accettate ruoli e regole restano solo voci di vanità che si (e ci) dissolvono nel nulla”. Così ha scritto Grillo in un post su Facebook, intitolato “Cupio dissolvi”, che è stato letto come un monito indirizzato all’attuale ministro degli Esteri e alle sue azioni che hanno in discussione la leadership di Conte. Sul Fatto di domani vedremo che impatto ha avuto la sortita del “padre fondatore” sulla guerra che sta spaccando il Movimento e tracceremo una mappa di chi sta con chi (e anche di chi non sta con nessuno). Faremo poi un fact checking sulla richiesta della Guardia di Finanza a Giuseppe Conte (non indagato) per fatture relative alle sue consulenze alla società immobiliare Acqua Marcia.

L’UE SI SPACCA SULLA TASSONOMIA, L’ITALIA A FAVORE DEL FINTO GREEN. Rispettando le attese, la Commissione europea oggi ha approvato a maggioranza la norma che inserisce il gas e il nucleare tra le fonti sostenibili della tassonomia verde. È una vittoria per la linea del presidente francese Macron, e l’Unione si spacca. Hanno votato contro tre commissari su 25 (Spagna, Portogallo e Austria). Mentre altri quattro hanno espresso riserve, tra loro c’era il rappresentante italiano, Paolo Gentiloni, che però ha votato a favore. La tassonomia verde è un regolamento nato per indicare alle aziende private quali sono le fonti energetiche su cui investire per rispettare i criteri della transizione ecologica europei (decarbonizzazione e abbattimento delle emissioni di Co2). A protestare non sono solo gli ambientalisti e i verdi (è “una truffa dettata dalle lobby e dai governi”, dicono, e il vicepresidente della Commissione ambiente Ue Eikhout lo ha definito “un errore storico di Ursula von der Leyen”), ma anche parte dei socialisti europei. In Italia, si è schierato dalla parte dei critici anche Giuseppe Conte, che ha bollato la scelta come “un passo indietro” e ha affermato che il M5S la contrasterà “in tutte le sedi”. Sul Fatto di domani vedremo chi ha vinto e chi ha perso nella battaglia per la tassonomia Ue e qual è il ruolo dell’Italia. Connesso al tema energetico c’è, poi, quello dell’inflazione: i rincari dei costi dell’energia stanno alimentando il rialzo dei prezzi al consumo, come ha certificato oggi l’Istat (l’inflazione sale del 4,8% a gennaio, il valore più alto da 26 anni) e il peso per le tasche degli italiani comincia a farsi sentire. Ci occuperemo della questione con un’analisi di Salvatore Cannavò.

PROTESTE E MANGANELLI, GESTIONE DELLA PIAZZA SOTTO ACCUSA. Si sono tenuti oggi pomeriggio a Castions di Strada, provincia di Udine, i funerali di Lorenzo Parelli, lo studente 18enne morto il 21 gennaio in una fabbrica all’ultimo giorno di tirocinio previsto dal suo percorso scolastico. La tragedia ha scatenato diverse proteste delle organizzazioni studentesche in varie città, represse dalle forze dell’ordine con una violenza visibilmente sproporzionata e che non è passata inosservata. L’ultimo episodio venerdì scorso a Torino, dove una ventina di studenti (anche minorenni) sono finiti all’ospedale per le contusioni provocate dalle manganellate. Sinistra Italiana, Pd e Leu hanno chiesto alla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese di riferire in Parlamento sugli eventi. Anche i 5S si sono associati alla richiesta di chiarimenti. La ministra oggi ha risposto con un comunicato dove afferma che alcune proteste sono state infiltrate da facinorosi, ma assicura di aver invitato i prefetti a seguire una linea “di confronto e di ascolto” con i manifestanti. Sul Fatto di domani ricostruiremo gli episodi contestati e analizzeremo la catena comando, oltre a ospitare i pareri di alcuni esperti.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Crisi Ucraina. Gli Usa invieranno 2000 soldati supplementari in Polonia e Romania (più mille in Germania di rimpiazzo) in risposta alle crescenti tensioni con la Russia sull’Ucraina, nel frattempo un documento rivela i dubbi americani sulla possibilità di includere Kiev nella Nato. Londra ha dato notizia di aver intercettato quattro caccia russi che volavano in prossimità dello spazio aereo del Regno Unito.

Sanremo, buona la terza. Dopo un debutto da record con il 54,7% di share e gli ascolti più alti delle due precedenti edizioni, stasera il 72esimo Festival della canzone italiana riparte con la seconda dedicata all’ascolto dei brani dei concorrenti in gara.

Addio Monica. Ci ha lasciato Monica Vitti, sul Fatto di domani il nostro ricordo, firmato da Federico Pontiggia.


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MiniMario (free)

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