<Gli allevamenti intensivi inquinano il suolo, inquinano l’acqua e poi esportano carne di peggior qualità proveniente da animali maltrattati“. Queste dichiarazioni sono state rilasciate al Guardian dal ministro del Consumo spagnolo, Alberto Garzón (leader di Izquierda Unida, alleato di Podemos), il 26 dicembre. Per giorni sono passate inosservate, fino a quando Alfonso Fernández Muñeco (Partito Popolare), attuale presidente della Castiglia e León, in campagna elettorale per le elezioni regionali del 13 febbraio ha inveito su Twitter contro il ministro scatenando le reazioni indignate di tutta la destra, e non solo. Nel post di Muñeco appare l’articolo di un sito web specializzato nell’industria della carne intitolato “Garzón afferma che la Spagna esporta carne di poca qualità da animali maltrattati”. Il ministro ha risposto pubblicando l’intera trascrizione dell’intervista per spiegare che le sue critiche erano rivolte esclusivamente agli allevamenti intensivi, dove gli animali sono allevati in massa e al chiuso, mentre promuoveva al contempo quelli estensivi, dove gli animali possono pascolare. Ma era già troppo tardi.>