giovedì 2 dicembre 2021

Sul Fatto di domani che fine farà la legge sulle lobby (mentre Renzi è in Russia)

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-1-dicembre-2021/?utm_campaign=Echobox2021&utm_content=fattoquotidiano&utm_medium=social&utm_source=Twitter#Echobox=1638381759-4

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BERLUSCONI CONTINUA LE MANOVRE SUL QUIRINALE: 30 MILA FIRME ALLA PETIZIONE DEL FATTO. “Il Presidente della Repubblica dev’essere il garante della Costituzione. Silvio Berlusconi è il garante della corruzione e della prostituzione, non solo sul piano giudiziario, mentre la Costituzione l’ha violata sia prima sia dopo il suo ingresso in politica”: così comincia l’editoriale di Marco Travaglio di oggi, che lancia la campagna per fermare la scalata di Berlusconi al Colle. La petizione popolare rivolta ai parlamentari è partita oggi e ha già superato le 30 mila firme. Per ricordarci chi è B., il Fatto pubblica a puntate la storia dell’ex Cavaliere. Oggi abbiamo affrontato il periodo che va dagli esordi agli anni 80, domani proseguiremo. Il racconto diventerà anche un podcast disponibile per i non abbonati, nella sezione Extra del nostro sito. Sul Fatto di domani vedremo pure come si sta muovendo Berlusconi per dare sostanza al suo sogno di diventare Presidente della Repubblica (perché sì, si sta muovendo).

COVID, L’AIFA SI PRONUNCIA SUL VACCINO UNDER 12. Nelle cronache europee della pandemia è entrato, da ieri, il dibattito sull’obbligo vaccinale. Infatti, dopo l’uscita di Olaf Scholz, che sta per prendere le redini del governo in Germania, oggi anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha proposto di discutere la questione del vaccino obbligatorio a livello comunitario. In nord Europa i numeri della pandemia fanno paura: in 24 la Germania ha registrato 446 vittime in un giorno, come non succedeva da febbraio, anche se gli esperti precisano che i morti sono meno della metà rispetto all’anno scorso, mentre i casi sono molto di più. Prova dell’efficacia dei vaccini. Comunque, il tema più caldo è, ancora, la variante Omicron, su cui la stessa Oms ha di nuovo chiarito che ci vuole pazienza e bisogna aspettare più dati. In Italia, segnala il ministro della Salute Speranza, l’incidenza media è di 146 casi ogni 100 mila abitanti, inferiore alla media Ue attuale. Nel bollettino Covid di oggi abbiamo superato la soglia dei 100 morti, mentre i casi sono più di 15 mila e continuano a salire i ricoveri. La nostra Agenzia del farmaco ha cominciato oggi pomeriggio una lunga riunione per valutare i dati sulla vaccinazione nella fascia d’età tra 5 e 11 anni. Dopo la raccomandazione data dall’Ema la settimana scorsa è credibile che si arriverà a un via libera, ma tutto sta nelle modalità. Infatti, il Centro europeo di controllo delle malattie (Ecdc) oggi ha detto che nella fascia di popolazione tra 5 e 11 anni il vaccino va considerato una priorità solo “per i soggetti a rischio”, non per tutti, mentre per gli altri devono valutare le singole autorità sanitarie nazionali. Di Omicron e vaccinazione pediatrica parleremo sul Fatto di domani con Enrico Girardi, direttore scientifico dell’ospedale Spallanzani, specializzato in malattie infettive (e dove è stata attivata una task force di analisi della nuova variante).

LEGGE SULLE LOBBY APPESA AL FILO DI ITALIA VIVA, MENTRE RENZI È IN RUSSIA. La legge sulla regolamentazione delle lobby è all’ultimo miglio, e c’è il rischio che naufraghi del tutto, dopo la mossa fatta ieri da Italia Viva e centrodestra in commissione Affari costituzionali alla Camera per affossarla. Lo scontro, come abbiamo raccontato oggi sul Fatto, si consuma sulla norma che stabilisce che i parlamentari non possano fare attività di lobbying non solo mentre svolgono il loro incarico istituzionale, ma anche per i tre anni successivi alla fine del mandato. Sul potere delle lobby e lo snaturamento dei processi democratici nella sezione Extra del Fatto Quotidiano abbiamo pubblicato un’intervista con il politologo Colin Crouch, famoso per aver coniato il concetto di post democrazia. Sul giornale di domani vedremo com’è andata a finire la battaglia in Parlamento. Poi racconteremo l’ultimo viaggio di Matteo Renzi all’estero. Stavolta il senatore è andato in Russia, vedremo a fare cosa.

LA RIFORMA DEL FISCO E I NUOVI ALLARMI SULLE BOLLETTE. Nel frattempo, il governo lavora ai due dossier economici principali di fine anno. Quello della manovra di bilancio, innanzitutto, su cui sono avviate da tre giorni le consultazioni tra il premier e i delegati dei partiti, e quello del decreto fiscale, che è arrivato a una versione definitiva che vi racconteremo sul Fatto di domani. Vedremo poi che il governo dei Migliori, che ormai sta collezionando un voto di fiducia dopo l’altro, anche su questo tema ha scelto di procedere senza considerare la funzione del Parlamento. Sul fronte dell’economia reale cresce la pressione sui prezzi dell’energia. Ieri Draghi ha ribadito che l’esecutivo metterà 3 miliardi per calmierare l’aumento delle bollette, ma secondo il Codacons e altre associazioni dei consumatori ne servono almeno dieci per evitare una maxi-stangata invernale. Negli ultimi 6 mesi le tariffe di luce e gas hanno avuto un rincaro rispettivamente del 30% e del 40%, e il timore è che anche nel primo trimestre 2022 aumentino di un altro 25%.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Morte di Giulio Regeni. La commissione di inchiesta del Parlamento ha stabilito che l’Egitto è l’unico responsabile dell’omicidio del ricercatore, ma che il governo italiano ha favorito la normalizzazione dei rapporti con quello egiziano.

Inpgi, la Corte dei conti boccia le “pensioni d’oro”. Ma il parere non dovrebbe fermare la norma che fa confluire la cassa dei giornalisti nell’Inps a metà 2022. Sul giornale di domani vedremo le cause del disastro dell’ente previdenziale dell’ordine dei giornalisti e tutti i politici che vi hanno attinto.

Soft (e hard) power saudita. Come le lobby che fanno capo al principe bin Salman ha lavorato per annacquare il report dell’Onu sui crimini di guerra in Yemen.

Nicola Piovani. Intervista al grande compositore a 50 anni dalla sua prima collaborazione con Fabrizio De André e in occasione del nuovo disco.


DA FQ EXTRA

Pietre e popolo, il podcast di Tomaso Montanari. Nella nuova puntata del podcast dedicato alla politica del patrimonio culturale, perché occupare le scuole è giusto (e forse doveroso)


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No al garante della prostituzione (free)

BERLUSCONI AL QUIRINALE? NO GRAZIE. Firma anche tu la petizione su Change.org Il Presidente della Repubblica dev’essere il garante della Costituzione. Silvio Berlusconi è il garante della corruzione e della prostituzione, non solo sul piano giudiziario, mentre la Costituzione l’ha violata sia prima sia dopo il suo ingresso in politica. E ha tentato di scassinarla […]

di Marco Travaglio

 
L’inchiesta

Vaccini, all’Africa solo briciole: appena il 3% delle dosi

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