"Vecchi e nuovi problemi legati all’iter per la realizzazione del Deposito unico nazionale dei rifiuti radioattivi sono tutti legati al nodo principale, che è quello dei tempi di realizzazione. Perché il ritardo nella costruzione del deposito si ripercuote sulle attività di dismissione delle vecchie centrali nucleari, e questo significa alimentare i costi nella gestione dei rifiuti radioattivi: 300 milioni di euro ogni anno in bolletta. Lo chiarisce la relazione della Commissione d’inchiesta bicamerale sulle Ecomafie che, dopo il precedente report pubblicato a marzo 2021, questa volta si concentra proprio sulla procedura che dovrebbe portare alla realizzazione del deposito. "