domenica 28 febbraio 2016

Castelli, hotel 5 stelle, tenute e cantine: Immobiliare Mafia Beni sequestratiUn tesoro che “conver tito”diventa scuole, sedi della polizia o di cooperative. “Ma spesso assegnarli è un’i m p re s a ”

IL BUEN RETIRO DI RIINA La villa è diventata una caserma dei carabinieri, nella stanza da letto del boss ora c’è un maresciallo LE DIFFICOLTÀ DI “I M P I EG O ” Il prefetto Postiglione: “Abbiamo 702 ettari in Toscana, a Monteroni, dovremo pur farci qualcosa”
La scheda  DA L CHIANTI ALLA SICILIA In Toscana molti terreni requisiti e non a ss e g n a t i . Nelle foto: il Castello di Miasino (co n f i s c a G a l a ss o) , d e s t i n a to alla Regione Pi e m o n te ; la villa di Riina ora d i ve n t a t a caserma; la Cascina C h i a rava l l e (co n f i s c a M o l l u s o) , d e s t i n a to al Comune di Milano; il San Paolo Palace di Palermo, che era di proprietà di un p re s t a n o m e dei Graviano
I numeri 18.8 69 Gli immobili co n f i s c a t i 2.76 9 Le aziende co n f i s c a te 9. 881 Gli immobili affidati ad altri enti dello Stato 8.67 2 Gli immobili ancora nella “pancia” dell’A ge n z i a
 » ANTONELLO CAPORALE E' grande quanto Perugia. È la città dell'illegalità e ogni anno che passa s'allarga, avanza, si fa ricca. Case, casette, tuguri, villone, tenute, boschi, frutteti, aranceti, uliveti. Palazzi enormi e centrali, appartamentini di periferia, hotel di gran lusso, case abusive, cantine, ammezzati: 18.869 immobili sono i beni confiscati alla criminalità organizzata e ai delinquenti di diversa estrazione e generazione. Un popolo che affiora e una città che si erige e ogni anno si espande sempre più. Il capitale dell'agenzia dei beni si arricchisce come petali infiniti di una rosa che si gonfia fino a trasformarsi da fiore ad albero. E non sfiorisce mai: “Ogni mese ci arriva qualcosa, ogni settimana dobbiamo rifare i conti, ogni giorno c'è una novità”dice Matilde Pirrera, vice prefetto delegata a far funzionare la sede di Reggio Calabria, il centro nevralgico della gestione di questo software criminale. L’i nve n z i o ne di Pio La Torre Ricordare sempre, perché gli italiani hanno la memoria corta, che dobbiamo a Pio La Torre, un dirigente politico comunista siciliano, naturalmente ammazzato dalla mafia, se in Italia esiste dal 1982 la legge che confisca ai condannati anche i beni, se finalmente oltre al carcere si fruga nelle tasche, si sequestra il portafogli, si mettono lucchetti alle ville. L'energia vitale di questa legge e la sua
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