(ANSA) - ROMA, 26 GEN - Al tasso attuale di crescita, la domanda mondiale di acqua per uso domestico e industriale potrebbe più che raddoppiare entro il 2050, mettendo a rischio la sua disponibilità in quantità sufficiente per la generazione futura. L'allarme arriva dall'International Institute for Applied Systems Analysis (Iiasa) di Vienna, secondo cui misure per incrementare l'efficienza e ridurre i consumi possono stabilizzare la domanda.
"Le nostre attuali abitudini di consumo d'acqua aumentano il rischio di non essere in grado di mantenere uno sviluppo economico e una produzione di cibo sostenibili per la generazione futura", spiega il ricercatore Yoshihide Wada dell'Iiasa. "Abbiamo bisogno di forti impegni sociali, finanziari e politici per ridurre i consumi futuri".
Le stime sull'uso delle risorse idriche dipendono da una serie di fattori, tra cui la crescita della popolazione e dell'economia, il cambiamento climatico, l'agricoltura, la produzione di energia e le politiche adottate a livello locale, regionale e internazionale. Una gestione sostenibile, che deve tener conto di tutti questi fattori, è fondamentale soprattutto per i Paesi poveri.
"Da qui al 2050 sulla Terra ci saranno due miliardi in più di abitanti. Soddisfare i loro bisogni, così come quelli delle persone che oggi non hanno accesso all'acqua, è una sfida difficile su un pianeta dalle risorse limitate", evidenziano gli esperti. Grazie agli Obiettivi di sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite, il 7% della popolazione mondiale ha ottenuto l'accesso all'acqua potabile, ma almeno un miliardo di persone è ancora tagliato fuori, mentre sono 35 milioni l'anno le morti per malattie legate all'acqua. (ANSA).
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"Le nostre attuali abitudini di consumo d'acqua aumentano il rischio di non essere in grado di mantenere uno sviluppo economico e una produzione di cibo sostenibili per la generazione futura", spiega il ricercatore Yoshihide Wada dell'Iiasa. "Abbiamo bisogno di forti impegni sociali, finanziari e politici per ridurre i consumi futuri".
Le stime sull'uso delle risorse idriche dipendono da una serie di fattori, tra cui la crescita della popolazione e dell'economia, il cambiamento climatico, l'agricoltura, la produzione di energia e le politiche adottate a livello locale, regionale e internazionale. Una gestione sostenibile, che deve tener conto di tutti questi fattori, è fondamentale soprattutto per i Paesi poveri.
"Da qui al 2050 sulla Terra ci saranno due miliardi in più di abitanti. Soddisfare i loro bisogni, così come quelli delle persone che oggi non hanno accesso all'acqua, è una sfida difficile su un pianeta dalle risorse limitate", evidenziano gli esperti. Grazie agli Obiettivi di sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite, il 7% della popolazione mondiale ha ottenuto l'accesso all'acqua potabile, ma almeno un miliardo di persone è ancora tagliato fuori, mentre sono 35 milioni l'anno le morti per malattie legate all'acqua. (ANSA).
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