Mugello, corteo e raccolta firme contro la centrale a biomasse

L'impianto dovrà sorgere a Petrona. Circa 450 persone hanno manifestato a Scarperia. Oltre 7 mila le adesioni alla petizione

di GERARDO ADINOLFI E ELEONORA MAGNANELLI  #Al Mugello non si brucia. L'hashtag ha lasciato i social ed è approdato tra le strade di Scarperia dove questa mattina circa 450 persone, secondo gli organizzatori, hanno manifestato contro il progetto della centrale a biomasse che dovrà essere costruita nella località di Petrona, tra San Piero a Sieve e Borgo San Lorenzo. Uomini e donne, tanti bambini, passeggini con striscioni, cartelli colorati e una raccolta firme che ha superato quota 6 mila contro una centrale che, dicono dal comitato, “non riscalderà nessuna casa, non aiuterà nessuna azienda, ma aiuterà solo un privato (Renovo Spa) a vendere elettricità. Di cui per di più la cittadinanza non sapeva nulla fino a progetto avviato”. L'impianto era stato autorizzato durante il periodo di commissariamento dei due comuni ad inizio 2014, successivo alla fusione tra Scarperia e San Piero. Dall'ex Provincia di Firenze, poi è, arrivata la Valutazione di Impatto Ambientale.
Alessandro Marucelli, presidente del Comitato commenta: “É stata una bella manifestazione. Che speriamo faccia capire a chi di dovere che noi questa centrale non la vogliamo. E ci sono 6771 firme a favore della petizione che abbiamo redatto, e porteremo al sindaco e al presidente della città metropolitana Nardella, a dimostrarlo”.  Nella petizione, redatta l'aprile scorso, il comitato chiede una sospensione dei lavori in vista di una valutazione dell'impatto ambientale della centrale e l'installazione di centraline per il controllo della qualità dell'aria. Il progetto di questa centrale, continua Marucelli “è stato messo in itinere senza nemmeno fare i giusti controlli a livello ambientale. L'Arpat ha fatto una simulazione di cosa potrebbe succedere a livello di aria, ma facendo riferimento ad un ipotetico comune aretino, senza considerare che qui siamo anche a fondo valle e i fumi ristagnano. Vicino al sito dove dovrebbe nascere la centrale inoltre, ci sono falde acquifere, una centrale del latte e varie aziende biologiche che potrebbero avere problemi con i fumi e gli scarti della centrale”.  Anche Legambiente Toscana sta vagliando il progetto della centrale, ed è fissato un incontro pubblico a riguardo per il prossimo 10 giugno.

"Nel Mugello non si brucerà nessun rifiuto - sottolinea però il sindaco di Scarperia-San Piero Federico Ignesti - l'impianto che sarà autorizzato è per l'approvigionamento legnoso per una centrale a biomasse. Non si costruiranno inceneritori, come per mesi si è parlato facendo disinformazione". Come prossimi passi ora dovrà essere convocata la conferenza dei servizi per autorizzare i permessi per la costruzione. "Finché non ci saranno tutti i fogli in regola - dice il sindaco - non si partirà. Ma essere contro a prescindere è esagerato e a volte è stato strumentale". Il Comune, negli scorsi giorni, ha richiesto alla Renovo una fotografia dello stato di salute dell'aria, prima dell'inizio dell'attività, in modo tale da poter confrontare successivamente i dati al momento in cui la produzione sarà a regime.  "Una richiesta - aveva detto il sindaco -  che ci permetterà di confrontare le due situazioni, e che rappresenterà un altro elemento oggettivo, oltre alle analisi che gli enti proposti al controllo effettueranno sul funzionamento dell'impianto proposto". http://firenze.repubblica.it/cronaca/2015/05/16/news/mugello_corteo_e_raccolta_firme_contro_la_centrale_a_biomasse-114516447/