tratto da https://ambientenonsolo.com/bes-2024-tra-miglioramenti-lenti-e-nuove-vulnerabilita-climatiche/
Bes 2024: tra miglioramenti lenti e nuove vulnerabilità climatiche

Il nuovo Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (BES) 2024, dodicesima edizione del lavoro annuale di ISTAT, offre una fotografia ampia e multilivello della qualità della vita nel nostro Paese. Il BES non si limita a misurare gli indicatori economici, ma integra aspetti sociali, ambientali e sanitari, diventando negli anni uno strumento cruciale per comprendere le trasformazioni della società italiana e orientare le politiche pubbliche.
Il Rapporto BES 2024 dell’ISTAT conferma ancora una volta quanto la qualità della vita della popolazione italiana sia legata non solo agli indicatori economici, ma ai grandi determinanti ambientali e climatici che stanno ridefinendo il benessere nel Paese.
L’analisi dell’ultimo anno mostra un quadro frammentato: solo un terzo (34,3%) dei 137 indicatori confrontabili migliora, mentre oltre un quarto peggiora e quasi il 40% rimane stabile. Nel lungo periodo (ultimi 10 anni), più della metà degli indicatori (70 su 128) registra comunque un miglioramento, ma un nucleo consistente continua a muoversi nella direzione opposta, segnalando criticità persistenti nell’ecosistema sociale, sanitario e ambientale italiano .
Dal punto di vista territoriale, le disparità restano profonde: le regioni del Centro-Nord presentano, nella maggioranza degli indicatori, risultati migliori della media italiana, mentre il Mezzogiorno rimane complessivamente indietro, specialmente su ambiente, qualità dei servizi e benessere economico. Il dominio Ambiente, in particolare, non mostra una distribuzione uniforme: alcuni indicatori sono fortemente influenzati da fattori geografici, industriali o infrastrutturali, rendendo il quadro nazionale molto eterogeneo .
Il capitolo Ambiente: luci parziali e ombre pesanti
Il capitolo Ambiente del BES 2024 analizza 16 indicatori che coprono qualità dell’aria, emissioni climalteranti, andamento dei fenomeni estremi, dissesto idrogeologico, risorse idriche, biodiversità e rifiuti.
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