tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2022/05/03/macron-ruba-la-pianificazione-ecologica-a-melenchon-ong-scettiche/6578709/
Macron “ruba” la pianificazione ecologica a Mélenchon. Ong scettiche
di Luana De Micco
Marsiglia, 16 aprile. È nel Vecchio porto della città mediterranea, sulle terre della sinistra radicale, che Emmanuel Macron, a poco più di una settimana dal ballottaggio contro Marine Le Pen, era andato a giocare la sua carta verde. Nel suo ultimo meeting di campagna aveva annunciato che, se fosse stato rieletto, avrebbe affidato al suo futuro premier la “pianificazione ecologica” del Paese: “Questo secondo mandato sarà ecologico. Voglio mettere l’ecologia al centro del nuovo paradigma politico”, aveva promesso l’allora presidente-candidato, prendendo un impegno per il clima proprio agli sgoccioli di una campagna elettorale in cui la transizione ecologica è passata dietro a temi d’attualità più forti, come il carovita e la guerra in Ucraina. In realtà Macron ha preso in prestito la formula a Jean-Luc Mélenchon, il leader della France Insoumise (LFI), che ha sfiorato il 22% al primo turno del 10 aprile (e superato il 30% a Marsiglia), con un programma verde approvato dalle Ong ambientaliste e raccogliendo anche il voto dei giovani, i più interessati alla crisi climatica. Mélenchon è stato il primo in Francia a parlare di “pianificazione ecologica” e già diversi anni fa. Il concetto era del resto nel suo programma per l’Eliseo. Quel giorno il leader “indomito” ironizzò sul fatto che l’avversario “andava seminando la sua parola”.
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