sabato 21 maggio 2022

Amianto, il caso Dal Cin: "atto di precetto al Ministero dell'Interno, di dare e pagare, in favore del finanziere (in congedo) entro il termine di 10 gg. dalla notifica dell'atto la somma di €356.146,28"

 Antonio Dal Cin è il punto di riferimento, in Italia e non solo, nella difesa dei diritti e sociali, in particolare della salute pubblica, della sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro con il suo decennale impegno in seguito alla scoperta dei problemi di salute personale e della causa legata all'esposizione all'amianto nei luoghi di lavoro. Essendo un esempio Dal Cin continua civilmente, con gli strumenti legali e amministrativi, a condurre la rivendicazione dei diritti scontando, ancora una volta, i ritardi di una burocrazia che, a volte, toglie la dignità. Grazie anche alla sensibilità e alla professionalità dell'Osservatorio Nazionale Amianto – ONA e del suo presidente avvocato Ezio Bonanni e alle tante sentenze favorevoli c'è la speranza che il ministero soccombente nella causa elargisca quanto riconosciuto in sentenza. Le richieste di Dal Cin, ancora una volta, non si fermano nemmeno davanti a questo ennesimo scoglio.

di seguito il comunicato 

Amianto, il caso Dal Cin: “atto di precetto al Ministero dell'Interno, di dare e pagare, in favore del finanziere (in congedo) entro il termine di 10 gg. dalla notifica dell'atto la somma di €356.146,28"

Una somma importante, quella che Antonio Dal Cin, malato di asbestosi pleurica, riconosciuto Vittima del Dovere ed equiparato alle Vittime del Terrorismo, dovrà percepire e ammonta a €356.146,28 (tra speciale elargizione + interessi legali + rivalutazione speciale assegno vitalizio e assegno vitalizio con perequazione + interessi legali + rivalutazione), salvo errori ed omissioni, oltre interessi legali maturandi sulla sorte fino al saldo effettivo, e salve le eventuali ulteriori spese e competenze successive che si intendono oggetto del precetto.

Il Tribunale di Latina, Sezione lavoro, Giudice Dott. Umberto Maria Costume, con sentenza n. 1242/2021 pubblicata in data 25.11.2021, nel definire il giudizio iscritto al n. 3985/2018 RG, promosso da Antonio Dal Cin nei confronti del Ministero dell’Interno, in persona del Ministro p.t. e Ministero dell’Economia e delle Finanze, in persona del Ministro p.t. ha accolto la domanda e contestualmente “… condanna il Ministero dell’Interno alla riliquidazione in favore della parte ricorrente della speciale elargizione prevista dall’art. 5, comma I della L. 266/04, già attribuitagli con decreto del 12.06.2018, in riferimento all’invalidità complessiva del 50% nella misura e con la decorrenza di legge, detratte le somme già corrisposte al medesimo titolo, oltre alla maggior somma tra interessi legali e rivalutazione monetaria dalla maturazione al soddisfo; condanna il Ministero al pagamento, a decorrere dalla domanda amministrativa, dello speciale assegno vitalizio mensile di € 1.033,00, e dell’assegno vitalizio mensile di € 500,00, con relativa perequazione automatica, oltre accessori di legge…”.

Trascorsi i canonici 120 giorni dalla notifica della Sentenza n. 1242/2021 (pubblicata in data 25/11/2021) RG n. 3985/2018, del Tribunale di Latina, Sezione Lavoro, munita di formula esecutiva, notificata mediante cronologico postale ai fini dell'esecuzione, rispettivamente, al Ministero dell'Interno, Ministero dell'Economia e delle Finanze, nessuna risposta è pervenuta, per cui il finanziere in congedo ha agito a tutela dei suoi interessi.

Proprio oggi l'Avv. Ezio Bonanni, patrocinante in Cassazione e presso le Magistrature Superiori, che da anni difende e assiste il finanziere in tutte le sedi di giustizia, ha notificato atto di precetto al Ministero dell'Interno, di dare e pagare, in favore del finanziere (in congedo) entro il termine di 10 gg. dalla notifica dell' atto la somma di €356.146,28.

Intanto, si attende anche la fissazione dell’udienza al Consiglio di Stato, dove è stato presentato il ricorso in appello per il risarcimento di tutti i danni patiti e patiendi, nessuno escluso.

Così Antonio Dal Cin (https://onanotiziarioamianto.it/risarcimento-dal-cin-tar-lazio/), qualche giorno fa commentava la mancata ottemperanza del Ministero all'esecuzione della Sentenza del Tribunale di Latina, Sezione Lavoro, munita di formula esecutiva: "sono stanco e profondamente provato dall’ennesima ingiustizia terrena che sto subendo, unitamente alla mia famiglia, già sofferente per questa immane tragedia, per l’indifferenza dello Stato, delle Istituzioni e di una giustizia, che, incomprensibilmente, non riesce a mantenere fede alla parola “Giustizia”, anche quando è tenuta a farlo per legge. Sono stanco e profondamente provato da una giustizia “ingiusta”, che chiede continuamente tempo a chi non è in condizione di poterlo concedere, e mi tiene in ostaggio, anche grazie ad una burocrazia che le da man forte, tra errori tanto incomprensibili, quanto inaccettabili, fino ad arrivare a dichiarare che sono invalido al 5%, ma non posso gridare al miracolo. Sono stanco e profondamente provato dal fatto che davanti alla sofferenza, all’esistenza di una malattia incurabile, qual è l’asbestosi, che tuona come una vera e propria condanna a morte per soffocamento, c’è così tanta attenzione nel sminuire la persona umana, privandola di quei diritti sacrosanti e legittimi, che dovrebbero essere riconosciuti in vita e non ereditati dal coniuge e dai figli. Sono stanco e profondamente provato nel vedere con quanto accanimento è stato posto in essere un vero e proprio ostruzionismo, esclusivamente mirato a non far emergere quelle verità che ho denunciato, e altrimenti sarebbero rimaste nascoste agli occhi del mondo. Sono stanco e profondamente provato e chiedo giustizia su questa vita terrena."

 



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