tratto dalla newsletter de il fatto quotidiano
I RUSSI AVANZANO, ASSIEME AL RISCHIO NUCLEARE. Per Londra le truppe russe nel sud e nell’est dell’Ucraina non hanno compiuto alcun progresso nelle ultime 24 ore, una previsione che cozza con quanto affermano gli stessi ucraini: ossia che Mosca avrebbe conquistato oltre 40 piccoli centri nella regione del Donbass, mentre le truppe di Kiev avrebbero lanciato una controffensiva nei pressi di Kharkiv. Quindi l’avanzata dell’esercito con la “Z” prosegue inesorabile con la relativa pioggia di bombe (sei missili sarebbero stati lanciati su Odessa, provocando almeno 5 vittime). Sarebbe fallito anche il nuovo tentativo di evacuare i civili dalla martoriata Mariupol, dove sarebbe ripreso l’assalto all’acciaieria: “Oggi i russi hanno raccolto almeno 200 residenti. Invece degli autobus promessi, l’esercito russo ha ordinato alle persone di disperdersi, annunciando bombardamenti”, afferma un funzionario del comune, mentre secondo il vice sindaco le vittime civili sarebbero 28 mila.
Ma novità arrivano anche dal fronte diplomatico: Francia e Germania, come abbiamo visto, hanno rimesso il tema del dialogo con Putin al centro dell’agenda europea, mentre il numero uno dell’Onu, Antonio Guterres, incontrerà il presidente russo e subito dopo, giovedì prossimo, sarà a Kiev per vedere Zelensky. Nel frattempo il consigliere del presidente ucraino, Mykhailo Podolyak che guida i negoziatori di Kiev, dice che le consultazioni per i potenziali Stati garanti potrebbero essere completate entro una settimana. Di questo gruppo dovrebbero far parte Regno Unito, Francia, Stati Uniti e Cina, mentre alla finestra restano Italia, Polonia, Turchia e Israele. Sul giornale di domani vedremo di cosa si tratta e quali sono le implicazioni politiche. In tema pessime notizie, l’ex consigliera di Trump Fiona Hill, ha detto alla Bbc che ci sarà un aumento globale di armi nucleari dopo il “ricatto” di Putin. In sostanza la tomba del patto di non proliferazione nucleare. Secondo l’ex assistente di Donald Paesi come il Giappone e la Corea del Sud potrebbero rivedere la loro posizione sulle dotazioni degli ordigni nucleari.
DUE MESI DI SANGUE: IL BILANCIO DEL FATTO E LE BALLE DELLA GUERRA. Il 24 febbraio Putin ha sferrato l’attacco all’Ucraina. Domani scoccano i due mesi di guerra, l’occasione giusta per fare un bilancio dell’invasione. Ce ne occuperemo con quattro pagine di analisi: il generale Fabio Mini farà il punto sulla strategia militare, mentre il professor Alessandro Orsini si occuperà della (fallimentare) diplomazia e del ruolo che l’Occidente sta giocando nella partita. Sul tema leggerete anche il punto di vista del direttore, Marco Travaglio. Ma sarà anche l’occasione per ricordare balle e fake news che sono girate attorno alla guerra più mediatica di sempre.
DALLA PERUGIA-ASSISI AL 25 APRILE: È CACCIA AL PACIFISTA. Sulla marcia per la pace, la Perugia-Assisi, infuria la polemica perfino sul manifesto ideato per la manifestazione (come testimonia al Fatto l’organizzatore dell’evento, Flavio Lotti). Ma anche l’appuntamento di lunedì per il 25 aprile si profila denso di battibecchi e distinguo. Ce ne occuperemo con una rassegna delle divisioni politiche che hanno accompagnato la data nel corso degli anni, ma anche con un’intervista a Mirella Alloisio, componente del CLN della Liguria, una donna che ha combattuto e proprio per questo ha una visione diversa della guerra in corso e di come si dovrebbe affrontare. Ospiteremo anche un intervento del presidente dell’Anpi di Roma che rispedisce al mittente le accuse di essere filo-Putin e rilancia il tema Pace.
SANZIONI, IL PETROLIO SPACCA L’EUROPA: L’ENERGIA AFFONDA IL PIL ITALIANO. La questione energia continua a tenere banco e a dividere l’Europa. La prossima settimana è previsto il sesto pacchetto di sanzioni alla Russia, che dovrebbe includere il petrolio. E’ ormai chiaro, però, che l’embargo sul petrolio sarà una questione molto lunga da affrontgare, anche più lunga dell’uscita dal carbone russo. Sul Fatto di domani faremo un punto della situazione e vedremo quale potrebbe essere il trucchetto per salvare la faccia senza però rinunciare ai barili di greggio. E il fatto che il tema energia sia il più spinoso lo confermano le previsioni economiche di Confindustria: a marzo – secondo gli industriali – l’economia italiana è in “netto indebolimento”, con il conflitto in Ucraina che “amplifica i rincari di energia e altre commodity, e accresce la scarsità di materiali e l’incertezza. Sommandosi agli effetti dei contagi, ciò riduce il Pil nel 1° trimestre e allunga un’ombra sul secondo. Come vedremo sul giornale di domani, lo spettro della recessione è sempre più presente.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Covid, l’incognita mascherine. Con i contagi in salita, la prossima settimana il tema protezioni torna sul tavolo del governo. L’idea è quella di togliere l’obbligo delle mascherine anche al chiuso, ma – come vedremo – con parecchie eccezioni. Qui i dati di contagi e morti di oggi.
Una discarica chiamata Roma. L’emergenza rifiuti è un classico ormai per la Capitale. Sul Fatto di domani faremo un punto sulla vicenda del termovalorizzatore che divide anche lo stesso Pd.
Diodato, da Sanremo in poi. L’ampia intervista al cantautore Diodato, tra gli organizzatori dell’Uno maggio di Taranto.
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