giovedì 28 aprile 2022

Il Fatto di domani. Biden manda altri 20 miliardi in armi, Berlino ci ripensa su quelle pesanti e Roma nasconde la lista al Parlamento. Orsini non gradito nemmeno in teatro

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-28-aprile-2022/?utm_campaign=Echobox2021&utm_content=fattoquotidiano&utm_medium=social&utm_source=Twitter#Echobox=1651166860-2

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DALL’AMERICA 20 MLN DI ARMI: BIDEN NON SI FERMA. “Non è economico sostenere Kiev, ma gli Stati Uniti possono farcela”. E così Joe Biden continua ad armare il conflitto, chiedendo al Congresso un pacchetto legislativo di 33 miliardi di dollari, di cui 20 per aiuti militari per aiutare l’Ucraina nella guerra contro la Russia. Il presidente americano non intende smorzare la tensione: “Daremo armi – ha detto – fino a quando non finiranno le atrocità, almeno per i prossimi cinque mesi”. E ha aggiunto: “Colpiremo gli oligarchi di Putin, sequestreremo yacht e ville”. Sul fronte Europa, la Germania, dopo gli andirivieni del cancelliere Olaf Scholz, approva la consegna delle armi pesanti all’Ucraina e si prepara alla possibile sospensione del gas da parte della Russia. Oggi il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, accompagnato dal capo dell’amministrazione militare regionale di Kiev a Borodyanka, Bucha e Irpin, le cittadine a nordovest della capitale più devastate dagli invasori, si è mostrato scettico sulla possibilità di un cessate il fuoco: “La guerra finirà quando la Federazione Russa deciderà di finirla”, ha detto. Sul Fatto di domani analizzeremo le intenzioni americane e intervisteremo l’ex ambasciatore Usa Freeman, che ripercorrerà le tappe di questo conflitto, partito con l’intromissione della Russia a favore dei separatisti, passato attraverso la guerra civile e giunto allo scontro aperto tra Washington e Mosca.

GUERINI AL COPASIR, PARTONO LE ARMI MA NON SAPPIAMO QUALI. Come avevamo anticipato, l’Italia si appresta a inviare nuovi armamenti all’Ucraina per il conflitto in corso con la Russia. E questa volta, è probabile che le munizioni militari siano molto più pesanti. Non ci è dato, però, sapere di più: la lista dettagliata degli equipaggiamenti con i quali il governo italiano continua a rispondere alle richieste di Zelensky è infatti secretata non solo all’opinione pubblica ma anche al Parlamento. Proprio come era stato per il primo decreto, che oggi è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Dopo aver partecipato a Ramstein, in Germania, al “Gruppo di Consultazione per il supporto all’Ucraina” organizzato dal Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd James Austin, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini oggi è stato audito al Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, per un aggiornamento sulla situazione in Ucraina e sul nuovo decreto interministeriale inerente l’invio di armi. Sul Fatto di domani tutte le novità.

ORSINI SGRADITO A LIVORNO (E PER REPUBBLICA È UNA SPIA RUSSA). “Giornalisti russi o spie nei talk Rai?”. La domanda è della commissione Vigilanza Rai che ha chiesto un’audizione del Copasir, dopo che la trasmissione CartaBianca, su Rai3, ha ospitato in collegamento Nadana Fridrikhson, giornalista della tv russa Zvezda di proprietà del ministero della Difesa di Mosca. Il quotidiano la Repubblica ha riportato la notizia in pagina, con la domanda allarmista lanciata in commissione dal deputato Pd Andrea Romano. Peccato che, in prima battuta, la foto non era quella della giornalista ma di Alessandro Orsini. Il messaggio sembra chiaro, anche se l’immagine è stata poi sostituita con il cavallo di viale Mazzini. Nel clima di caccia alle streghe, non manca intanto l’ennesimo “richiamo” al professore: il Teatro Goldoni di Livorno decide di cancellare il contratto per il suo monologo sulla guerra in Ucraina. Ne parleremo sul Fatto di domani.

COVID, VIA LA MASCHERINA MA SALGONO I CASI. FLOP DELLA QUARTA DOSE. La mascherina si dovrà usare nei trasporti locali e a lunga percorrenza, negli ospedali e nei presidi sanitari, nelle rsa e in tutti gli eventi al cinema, nei teatri e nei palazzetti dello sport. È stato approvato in commissione alla Camera un emendamento che prevede la proroga in alcuni ambiti dell’uso delle mascherine al chiuso: l’obbligo, che per tutti gli altri casi di condivisione degli spazi al chiuso decade a partire da domenica prossima, resta fino al 15 giugno. I contagi da Covid, intanto, tornano a salire registrando un +22,7% in sette giorni (qui i numeri di oggi) ma la quarta dose arranca: fino ad ora è stato vaccinato soltanto il 13,1% degli immunocompromessi e il 2,8% degli altri fragili. Sul Fatto di domani le ragioni di questo clamoroso flop.



LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Salari al palo, allarme per l’inflazione. Aumenta la spinta inflazionistica che nel 2022, secondo l’Istat, porterebbe a una perdita di potere d’acquisto valutabile in quasi cinque punti percentuali.

La procura di Roma ha chiesto l’archiviazione per Figliuolo. Il generale è accusato di corruzione nell’ambito degli appalti per gli approvvigionamenti nelle Forze Armate.

Italia senza medici. In dieci anni oltre 11 mila giovani medici hanno abbandonato il Paese. Hanno scelto soprattutto Regno Unito, Francia e Svizzera.

Film e miniserie per Domenico Procacci. Tennis, Coppa Davis, 1976: “Una Squadra” sarà al cinema e su Sky a maggio.


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