domenica 24 aprile 2022

bozza relazione di parere contrario dei sindaci della provincia di Frosinone per legge sanitarie agli impianti incompatibili

 

I sindaci, nella loro qualità di maggiori responsabili della salute pubblica, hanno la facoltà e l'obbligo morale di intervenire nelle procedure di valutazione di impatto ambientale o di assoggettabilità allo stesso, con un proprio parere sanitario, ai sensi degli articoli 216 e 217 RD (testo unico delle leggi sanitarie) che è di loro esclusiva competenza. Tale parere, quando è contrario, fa interrompere la procedura di VIA (o di autorizzazione unica ambientale) in quanto non superabile e la procedura viene quindi trasferita all'ente superiore. Se l'ente procedente è la provincia, la competenza passa alla regione (e poi alla presidenza del consiglio dei ministri). Se l'ente procedente è la regione la competenza passa alla presidenza del consiglio dei ministri e il parere del sindaco non è superabile (vedi progetti di Capaccio paestum e Pontinia tra gli altri). Sarebbe sempre auspicabile che le amministrazioni approvino specifici regolamenti per la gestione del territorio e per poter esprimere pareri vincolanti.

Per i comuni ove insistono impianti RIR (rischio di incidente rilevante) ai sensi della Direttiva Seveso deve essere adottata la variante urbanistica e apposita regolamentazione per la protezione civile mediante informazione, programmazione, programmi di emergenza e di evacuazione.

Per i comuni della provincia di Frosinone che hanno lo sforamento dei valori della qualità dell'aria e le indicazioni dell'OMS e/o impianti a rischio di incidente rilevante, dovendo, ogni comune, provincia e regione, adempiere agli obblighi del piano regionale del risanamento della qualità dell'aria, il piano regionale di risanamento della qualità dell'aria e i dati Arpa Lazio contengono già gli elementi a supporto del parere sanitario del Sindaco. A tali elementi si possono aggiungere quelli pubblici (Asl o Arpa o regione Lazio) sulle percentuali di malattie derivanti da inquinamento (apparato respiratorio, cardio circolatorio, demenza senile, autismo, ecc.).

Pertanto il parere sanitario contrario del sindaco diventa obbligatorio.

A tale parere possono essere aggiunti quelli di esclusiva competenza comunale, quali urbanistica, lavori pubblici, sicurezza, senza contare il mancato coinvolgimento della partecipazione e informazione pubblica

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