tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/10/02/la-guerra-non-conviene-ne-a-noi-ne-a-te-tonino-cha-i-giornali-sistemiamo-la-faccenda-le-pressioni-a-damato-dopo-che-ha-denunciato-angelucci/5951787/
<Il "re delle cliniche", deputato di Forza Italia, ed editore di Libero e il Tempo, è indagato per istigazione alla corruzione, dopo la denuncia nel dicembre 2017 dell'assessore alla Sanità della Regione Lazio . Che in seguito ha depositato ai magistrati almeno altri due supplementi di denunce con i messaggi e le missive ricevute da parte di personaggi vicini all’imprenditore-editore. Spiegano gli inquirenti: “Singolarmente non rappresentano notizie di reato, ma sono utili a tracciare un quadro complessivo”>
dall'articolo di Vincenzo Bisbiglia ilfattoquotidiano.it: <Angelucci, attraverso una nota diffusa su carta intestata del Gruppo San Raffaele Spa – società legata alla Tosinvest, la holding di famiglia – ha fatto sapere che “in relazione all’avviso di conclusione indagini preliminari notificato in data 30 settembre 2020 dichiara la propria totale estraneità ai fatti contestati e conferma altresì la piena fiducia nei confronti della magistratura”. D’Amato, a ilfattoquotidiano.it, commenta: “Non ho fatto nulla di straordinario. Sono convinto che quando un pubblico ufficiale viene a conoscenza di una notizia di reato, peraltro di tale gravità, debba sempre rivolgersi alle autorità competenti. Ho la massima fiducia nei magistrati e credo che faranno tutto quello che e’ in loro potere per accertare la verità”.>
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