dall'articolo di Andrea Tundo per il Fatto quotidiano online Era l’8 agosto 2019 e Anas rassicurava sullo stato di salute del ponte: “Non presenta al momento criticità tali da compromettere la sua funzionalità statica, sulla base di ciò non sono giustificati provvedimenti emergenziali”, si legge nella lettera di risposta inviata al Comune toscano il giorno seguente e firmata dal responsabile dell’area compartimentale Vincenzo Marzi.
Appena nove mesi dopo il viadotto Albiano, circa 330 metri di lunghezza, si è spezzato all'altezza di ogni pilone mentre due furgoni lo attraversavano. Anche a novembre, dopo un intervento per l'apertura di una crepa, l'ente gestore era tornato a tranquillizzare: "Anomalie e difetti tali da non dover intraprendere provvedimenti emergenziali"
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