Ma la battaglia per salvare specie e habitat fa segnare anche storie di successo, eccone alcune targate 2016:
- Il numero di tigri è finalmente aumentato per la prima volta nella storia, con 3.890 esemplari; nel 2010 erano appena 3.200. Gli sforzi di protezione da parte delle comunità locali, i governi e le ONG hanno prodotto un risultato eccezionale nella storia della conservazione.
- Il panda, simbolo del WWF, esce dalla classifica degli animali “in pericolo in modo critico”: l’aumento del 17% della popolazione ha fatto ‘scendere’ questa specie ad un gradino più basso di rischio ("Endangered", minacciato), sebbene la popolazione complessiva sia stimata in appena 1.864 individui. Sono cresciute le riserve e le aree protette che lo tutelano (oggi sono 67). La sua sopravvivenza è fortemente legata al buono stato dell’ambiente unico in cui vive, le foreste di bambù che a loro volta tra le varie minacce annoverano anche gli effetti del cambiamento climatico.
- Il commercio del pangolino è riconosciuto come illegale: le otto specie di pangolino che sono tra le maggiori vittime tra i mammiferi a causa del commercio illegale hanno finalmente ottenuto la tutela grazie ad una risoluzione della CITES del settembre scorso che ne bandisce qualunque tipo di commercio.
- Qualche successo anche per i Siti Patrimonio Naturale Mondiale Unesco: la barriera corallina del Belize, paradiso di delfini e tartarughe marine, a ottobre è stata risparmiata dalle prospezioni sismiche finalizzate alla ricerca di idrocarburi; Il Parco di Coto Donana in Spagna, sito importante per oltre 4.000 specie di piante e animali tra cui il felino più raro, la lince iberica, dopo un’intensa Campagna del WWF ha ottenuto la cancellazione di un progetto di dragaggio.
- La Cina ha annunciato la chiusura del mercato dell’avorio entro il 2017: una decisione storica per un paese considerato il maggiore mercato mondiale ‘legale’ di avorio. L’annuncio è stato dato nel dicembre scorso, una scelta che potrà così fermare la ‘domanda’ di questo prodotto e si spera possa anche rafforzare gli sforzi contro la piaga del bracconaggio in Africa che uccide ogni anno 20.000 elefanti.
Oggi a Roma il WWF presenta insieme ad altre 8 associazioni (ENPA, Il Rifugio degli asinelli, Italian Horse Protection, LAV, Legambiente, Lega nazionale per la difesa del cane, Lipu-BirdLife Italia, Rete dei santuari di animali liberi in Italia) la Carta di Roma per il recupero degli animali salvati non a fini di lucro.
Il World Wildlife Day è stata proclamata per la prima volta dall’Assemblea delle Nazioni Unite nel 2013 come occasione annuale di celebrazione della firma nel 1973 della Convenzione Internazionale sul commercio sulle Specie a rischio di estinzione (CITES). Il WWF collabora con le Autorità CITES in tutti i pasi del mondo attraverso un Ufficio internazionale – TRAFFIC – che monitora, segnala e investiga su questo fenomeno. http://www.wwf.it/news/notizie/?28760
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