domenica 19 marzo 2017

rifiuti Il “prestanome” del boss in Cina con Renzi L’irresistibile ascesa del siciliano Paratore, che Invitalia portò a Pechino nel 2014

(il fatto quotidiano 18 marzo 2017) La scalata
Appuntamenti
e incontri
dal fratello di
Dell’Utri a Galletti
E l’accordo per
gli scarti dell’Ilva
» SAUL CAIA
Siracusa
Nel giugno del 2014, l’allo -
ra premier Matteo Renzi
va in Cina con i principali
gruppi industriali al seguito.
Nella delegazione
di Invitalia,
società pubblica
per gli investimenti,
c’è l’i mprenditore
siciliano
Antonino
Paratore, già indicato
dalla Direzione
distrettuale
antimafia
di Catania come
“p re st an om e”
del boss ergastolano
Maurizio
Zuccaro della
cupola Ercolano-Santapaola.
Paratore senior e il figlio
Carmelo, arrestati pochi
giorni fa e colpiti da un sequestro
per 50 milioni di euro,
gestiscono con altri familiari
una serie di aziende del settore
dei rifiuti, compresa una
discarica da 550 metri cubi a
Melilli (Siracusa)

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