tratto da https://www.greenpeace.org/italy/storia/22810/pfas-in-frutta-e-verdura/
dall'articolo di Greenpeace:
Ecco i dati più significativi che sono emersi dallo studio:
- In totale, sono stati rilevati residui di 31 diversi pesticidi contenenti PFAS in frutta e verdura dell’UE tra il 2011 e il 2021
- A fronte dell’aumento dell’uso di pesticidi con PFAS è stato registrato un incremento di residui di queste sostanze in frutta e verdura. L’aumento più significativo interessa in particolare albicocche (+333%), pesche (+362%) e fragole(+534%)
- Gli aumenti più significativi della contaminazione da PFAS dei prodotti coltivati a livello nazionale sono stati osservati in Austria (frutta: +698%, verdura: +3277%) e Grecia (frutta: +696%, verdura: +1974%)
- Il 20% della frutta coltivata nell’UE contiene residui di almeno un pesticida PFAS: fragole (37%), pesche (35%) e albicocche (31%)
- Gli ortaggi coltivati in Europa (12%) sono risultati in media meno contaminati dai PFAS rispetto alla frutta, ma alcuni risultano particolarmente inquinati: cicoria (42%), cetrioli (30%), peperoni (27%)
- Belgio (27%), Paesi Bassi (27%), Austria (25%), Spagna (22%) e Portogallo (21%) sono gli Stati europei con i più alti livelli di contaminazione da PFAS nella frutta e nella verdura. In Italia questa percentuale è pari al 12%
- Tra la frutta e la verdura importate, quelle che con maggiori residui di PFAS provengono da Costa Rica (41%), India (38%), Sudafrica (28%), Colombia (26%) e Marocco (24%)
- Nei prodotti coltivati in Europa, le sostanze attive PFAS più spesso rilevate nel 2021 sono il fungicida fluopyram, l’insetticida flonicamid e il fungicida trifloxystrobin
PFAS in frutta e verdura: in 10 anni la contaminazione è più che triplicata
Anche il cibo che finisce sulle nostre tavole contiene queste sostanze chimiche di sintesi. E non è una buona notizia.
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