tratto da https://ambientenonsolo.com/litalia-e-un-hub-climatico-bisogna-accelerare-sulladattamento-ai-cambiamenti-climatici-per-contemere-le-conseguenze-sulleconomia-e-la-vita-della-comunita/
“Bisogna accelerare sull’adattamento ai cambiamenti climatici per contenerne le conseguenze sull’economia e la vita della comunità”
“Parlare di contrasto ai cambiamenti climatici è un’indispensabile prospettiva planetaria, ma con insufficienti risultati pratici ed immediati, dimostrandosi l’attuale impossibilità di efficaci accordi internazionali, stanti le forti disparità economiche e sociali fra Paesi. E’ fondamentale, quindi, concentrarsi sulle politiche di adattamento,consci che in discussione non è il futuro del Pianeta, ma quello delle prossime generazioni”: ad affermarlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).
“Quest’anno – conferma il meteorologo, Alessandro Bruscagin – nel NordOvest italiano si sono registrate temperature superiori di quasi 2 gradi alla media recente, mentre in Emilia Romagna le massime annue segnano +2,3 gradi; il trend dell’aumento termico sull’Italia è di 0,4 gradi ogni 10 anni. Ciò comporta un drastico cambiamento nella distribuzione delle precipitazioni, oggi più irregolari sia nello spazio che nel tempo.”
“Se a questo quadro aggiungiamo le incognite legate alle eccezionali temperature, che ancora si registrano nelle acque del mar Mediterraneo, abbiamo la percezione di un’Italia diventata hub climatico, di cui l’uragano Daniel, che ha sconvolto la Libia, rischia di essere solo il prologo” aggiunge Vincenzi.
L’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche ricorda infatti che, nei primi 7 mesi del 2023 (terzo anno più caldo dal 1800 e con il mese di luglio più caldo di sempre, grazie a punte di 48 gradi), si sono già verificati 4 uragani mediterranei ed in Italia si registra una media 11 eventi estremi al giorno.
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