lunedì 30 ottobre 2023

Il Fatto di domani. Tre ostaggi a Netanyahu: “Paghiamo i tuoi fallimenti”. A Gaza continua a scorrere sangue. Manovra, contentino a Forza Italia. Medici e sindacati pronti allo sciopero

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-30-ottobre-2023/

La giornata in cinque minuti

 Ascolta il podcast del Fatto di domani

ISRAELE-GAZA, TRE OSTAGGI A NETANYAHU: “PAGHIAMO IL TUO FALLIMENTO”. LE TV ISRAELIANE: “GUERRA PSICOLOGICA DI HAMAS”. SCONTRI IN CISGIORDANIA: MORTI 4 PALESTINESI. L’esercito israeliano arriva con i carri armati alla periferia di Gaza City proseguendo lo scontro armato con Hamas dentro la Striscia, e il movimento islamico, oltre a lanciare razzi verso Tel Aviv, replica diffondendo un video di tre donne prese in ostaggio durante il raid del 7 ottobre che ha causato 1.400 morti. Una di loro si scaglia contro il premier Netanyahu: “Ti sei impegnato a liberare tutti, invece noi paghiamo il fallimento politico, di sicurezza, militare e dello stato per il tuo disastro del 7 ottobre. …Noi cittadini che paghiamo le tasse ci troviamo prigionieri in condizioni impossibili”. Le reti televisive israeliane si astengono dal mostrare il video: “Si tratta della guerra psicologica di Hamas e dunque non è opportuno rilanciarla”. Le famiglie degli ostaggi, comprese quelle delle tre donne apparse nel video, hanno convocato oggi una conferenza stampa e lo stesso ha fatto il primo ministro: “Ogni Paese civile dovrebbe stare dalla parte di Israele e richiedere il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas senza condizioni, Israele non cesserà il fuoco”. Ed ha concluso: “C’è un tempo per la pace e un tempo per la guerra. Ora è tempo di guerra. Israele è pronto a combattere”. La rete americana Nbcnews racconta che la trattativa sul rilascio dei 239 prigionieri è in stallo perché Hamas, in cambio di carburante, è disposta a liberare solo un gruppo ristretto. I negoziati si sono bloccati prima che Israele lanciasse, nella notte di venerdì, l’offensiva con le truppe di terra a Gaza. Tuttavia, secondo altre fonti, David Barnea, il direttore del Mossad, è stato in Qatar nel fine settimana per discutere il rilascio degli ostaggi. Oggi è arrivata anche la notizia della morte Shani Louk, la ragazza di 22 anni con cittadinanza tedesca rapita dai miliziani islamisti mentre con altri giovani partecipava ad un rave nel deserto del Negev. Il presidente israeliano Isaac Herzog, in una intervista alla Bild ha raccontato che l’identificazione è stata possibile perchè è stato trovato il cranio della vittima, aggiungendo che la ragazza “è stata decapitata”. Resta la tensione anche sul fronte della Cisgiordania, dove sono stati uccisi dall’esercito quattro miliziani palestinesi a Jenin. Sul Fatto di domani leggeremo altri particolari sulla giornata, sugli scenari possibili una volta che sarà conclusa la fase militare nella Striscia, e la strana vicenda dell’ufficio politico di Hamas aperto in Qatar nel 2012; una iniziativa che l’ambasciatore di Doha negli Stati Uniti, Meshal bin Hamad Al Thani, in un articolo pubblicato sul Wall Street Journal, attribuisce a una richiesta di Washington.


MANOVRA, CONTENTINO A FI. MEDICI E SINDACATI SUL PIEDE DI GUERRA. La parola d’ordine della maggioranza continua ad essere nessun emendamento. Oggi è il giorno clou, dopo un balletto di bozze durato giorni la versione definitiva della manovra dovrebbe approdare in Parlamento oggi. Il tutto alla fine dell’ennesimo vertice di maggioranza, in cui Forza Italia ha espresso i risultati raggiunti su alcuni temi caldi, come la cedolare secca per gli affitti brevi: 26% solo dalla seconda casa e una nuova formulazione del taglio al canone Rai, che apre la strada a un rialzo del tetto alla pubblicità con potenziali ricadute su Mediaset. Ma mentre la maggioranza loda i risultati raggiunti (che in realtà vedono solo loro, viste le difficoltà economiche degli italiani), i medici annunciano uno sciopero contro i tagli della pensione per chi lascia il lavoro dal 2024 e i finanziamenti insufficienti per il Ssn. E Bombardieri della Uil non usa mezzi termini: “È una vergogna. Noi siamo abituati a dire quello che pensiamo e per questo abbiamo proclamato 8 ore sciopero, il taglio del cuneo è come la Fontana di Trevi di Totò”. Sul Fatto di domani torneremo sulla Manovra, che ormai sembra la tela di Penelope e ci occuperemo anche delle sponsorizzazioni per le olimpiadi.


SGARBI ATTACCA IL FATTO E L’AUTORE DELLO SCOOP SULLE CONFERENZE A PAGAMENTO: “MINACCE SOLO PER DELEGITTIMARMI”. Vittorio Sgarbi non fa mezzo passo indietro e passa al contrattacco a mezzo stampa. Oggi Il Giornale di Alessandro Sallusti (solidamente ancorato a sostegno del governo) ha sparato in prima pagina contro la firma del Fatto Quotidiano Thomas Mackinson: “L’accusatore di Sgarbi fu denunciato per estorsione”, recita il titolo d’apertura. Si preferisce colpire il giornalista e la libertà di stampa, dopo i nostri scoop sulle conferenze a pagamento tenute dal sottosegretario, trascurando di rispondere nel merito. Il quotidiano di via Negri ha raccolto la versione del critico d’arte. Secondo Sgarbi gli articoli del Fatto sarebbero il frutto di “minacce” ed “estorsioni” ai suoi collaboratori, solo per condurre una campagna di delegittimazione. Dunque il sottosegretario ha annunciato esposti alla magistratura e all’Ordine dei giornalisti. Non solo: rimestando nel passato, Il Giornale e Sgarbi riportano a galla un’antica vicenda giudiziaria, per la verità già chiusa. Si tratta di una denuncia per estorsione ai danni di Thomas Mackinson, da parte del suo vecchio editore Antonio Massano. Sul Fatto.it, nel 2022, il cronista aveva riportato le cifre dei finanziamenti pubblici incassati dal quotidiano torinese CronacaQui. Massano ne era il proprietario, MacKinson una firma. Tanto è bastato all’editore per accusare il giornalista di estorsione. Peccato che la vicenda sia stata archiviata prima ancora di aprire il processo, mentre ora l’editore piemontese è indagato per diffamazione dopo la denuncia del Fatto Quotidiano. Sul giornale di oggi potete leggere la replica di Thomas Mackinson alle accuse di Sgarbi. Sul Fatto di domani troverete una nuova puntata dell’inchiesta sul sottosegretario e conferenziere a pagamento.


CASO COOPERATIVE DI LATINA: SOLDI PER I MIGRANTI BRUCIATI NEL LUSSO, MOGLIE E SUOCERA DI SOUMAHORO AI DOMICILIARI. “Una struttura delinquenziale organizzata a livello familiare”: è solo uno stralcio dell’ordinanza con cui il Gip di Latina ha disposto gli arresti domiciliari per Liliane Murekatete e Marie Therede Mukamatsindo, rispettivamente moglie e suocera di Aboubakar Soumahoro (estraneo all’inchiesta). Il deputato, eletto con Sinistra Italiana e auto-sospeso dal gruppo dopo lo scoppio dello scandalo l’anno scorso, oggi è nel gruppo misto. Oltra ai familiari del parlamentare, ai domiciliari sono finiti anche altri componenti del consiglio d’amministrazione della cooperativa Karibu. La struttura, gestita da Mukamatsindo e figli, si occupa della gestione di migranti e di minori non accompagnati nella provincia di Latina. Tra i reati contestati: frode nelle pubbliche forniture, bancarotta fraudolenta patrimoniale (per distrazione) e autoriciclaggio. Le indagini hanno acceso un faro sulla mala gestione dei soldi destinati all’accoglienza e all’inserimento dei migranti. Le somme – secondo l’ipotesi degli inquirenti – venivano spesi in alberghi, ristoranti, abbigliamento di lusso, gioielli. Quasi 500 mila euro, tra il 2017 e il 2022, sarebbe approdato su conti correnti esteri: in particolare in Ruanda, Belgio e Portogallo. In totale, 2 milioni di euro distratti dalle casse pubbliche, assegnati alla cooperativa Karibu e alle “sorelle” Consorzio Aid e Jambo Africa, mentre gli ospiti vivevano in alloggi fatiscenti e in condizioni igienico-sanitarie carenti. Tra gli indagati ci sono altri due fratellastri di Murekatete, Richard Mutangana – per il quale è stato disposto l’obbligo di dimora – e Michel Rukundo. La Guardia di Finanza di Latina, che conduce le indagini sul territorio pontino, ha sequestrato conti correnti e beni reali per circa 2 milioni di euro, di cui 1 milione è contestato a Murekatete.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Riforme costituzionali, accordo di maggioranza sul Premierato. Il disegno di legge per capovolgere la Repubblica italiana – con la firma della ministra Elisabetta Casellati – dovrebbe approdare venerdì nel consiglio dei ministri. Oggi i partiti di maggioranza hanno annunciato l’accordo sulle riforme dopo un vertice a Palazzo Chigi. L’obiettivo è l’elezione diretta del presidente del Consiglio, che avrà il potere di nomina dei ministri. Sarà impossibile cambiare maggioranza a legislatura in corso. Resta il nodo dei poteri del Presidente della Repubblica. Matteo Renzi ha già promesso una sponda al governo. Sul Fatto di domani, approfondiremo il contenuto di una riforma che farebbe a pezzi la Costituzione.

Tentato stupro, La Russa junior sarà interrogato tra novembre e dicembre. La procura di Milano presenterà un invito a comparire per il figlio del presidente del Senato e il dj Tommaso Gilardoni, entrambi accusati di violenza sessuale dopo la denuncia di una ex compagna di scuola di Leonardo Apache. Gli inquirenti vogliono interrogarli e chiedere il consenso per comparare il loro profilo genetico con l’unica traccia di Dna individuata sui reperti sequestrati.

Usa, il sindacato strappa aumenti salariali anche da General Motors (dopo Ford e Stellantis). I lavoratori statunitensi del settore auto fanno tris, con la capitolazione del marchio di Detroit. Quasi 50 giorni di sciopero hanno portato rialzi degli stipendi in doppia cifra. Ford aveva ritoccato le retribuzioni di almeno il 30%. Sabato scorso Stellantis, con incrementi medi delle buste paga del 25% circa. Oggi l’ultimo tassello con l’ok di General Motors. Negli ultimi dieci anni i tre big dell’auto Usa hanno incassato profitti per 250 miliardi di dollari.


OGGI LA NEWSLETTER IL FATTO ECONOMICO

Fisco, arriva la circolare con i chiarimenti sulle cripto

di Nicola Borzi

Dopo una lunga attesa, l’Agenzia delle Entrate ha finalmente pubblicato la circolare n. 30 del 2023 con i chiarimenti definitivi sulla tassazione delle cripto. Le norme erano attese per stabilire nel concreto l’applicazione delle novità introdotte dalla legge di bilancio 2023 n° 197/2022 che ha regolato specificamente il trattamento fiscale dei cripto asset nel quadro del testo unico delle imposte sui redditi (Dpr 917/86). Come chiarisce la circolare dell’Agenzia delle Entrate, la tassazione non riguarda le cripto, ma le eventuali plusvalenze realizzate su questi asset e “gli altri proventi” percepiti per effetto di operazioni relative a cripto attività.

(Continua)

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