Quante altre, ancora? È tra le domande più frequenti, e più amare, che si fanno ogni volta che affrontiamo un caso di violenza sulle donne. È anche la domanda che Jennifer Robinson, avvocata dei diritti umani tra le più note, ha scelto per intitolare il suo potente libro (in inglese: How Many More Women?) che, attraverso numerosi casi internazionali, ricostruisce come la legge venga spesso usata come un’arma non a difesa, ma contro le donne vittime di violenza. Robinson lavora nello studio di Amal Clooney e recentemente ha difeso Amber Heard nella causa contro l’ex compagno Johnny Depp. Stefania Maurizi l’ha intervistata per noi. Spostando l’ottica sull’Italia, Federica Di Martino fa un bilancio della legge per il contrasto alla violenza sulle donne, a dieci anni dalla sua approvazione, mettendo in luce i presupposti e i motivi per cui le norme non sono sufficienti a contrastare un fenomeno che si ripete costante negli anni. Continuando a parlare di violazione dei diritti delle donne, con Riccardo Antoniucci andiamo in Iran per fare il punto sulla condizione femminile a sei mesi dalla morte di Mahsa Amini e dopo una stagione di proteste contro la legge sul velo obbligatorio. In un Paese dove l’informazione è sotto lo stesso controllo del regime, Amnesty International ha raccolto dati e testimonianze in un report pubblicato di recente. A discriminare, a volte, non sono solo le leggi ma anche la stessa lingua. Nicola Dammacco prosegue il suo viaggio nella lingua italiana, capace di umiliare le donne persino nei proverbi. In questa secondo capitolo della ricerca, con un’intervista alla linguista Francesca Dragotto si parla di insulti, sessismo, e possibilità di ribellarsi agli stereotipi. Passiamo poi a parlare di politica e futuro con Elisabetta Ambrosi, che ha chiesto alla demografa Alessandra Minello quali sono i motivi alla radice della denatalità italiana. Parole a parte, il dato è che il governo guidato da Giorgia Meloni non solo non sta facendo nulla per contrastare il fenomeno, ma anzi ha peggiorato la situazione con l’abolizione del reddito di cittadinanza. Buona lettura A cura di Silvia D’Onghia |
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