venerdì 4 novembre 2022

TERMOVALORIZZATORE DI SAN VITTORE NEL LAZIO- AUTORIZZATA LA REALIZZAZIONE DI UNA QUARTA LINEA

 ricevo e pubblico

Autorizzata la IV linea del termovalorizzatore di San Vittore nonostante l'opposizione del territorio e la diffida di 15 sindaci alla regione Lazio, all'Arpa regionale, alla Asl di Frosinone, all'Anac. In sintesi è stata approvata la variante sostanziale, con riesame dell'A.I.A. , per "Adeguamento impiantistico e sistemazione ambientale". L'impianto allo stato attuale, termovalorizza una quantità annua di rifiuti pari a circa 345.000 tonnellate e con la messa in servizio della IV linea è autorizzato a trattare 397.200 tonnellate/anno complessive di CSS (Combustibile Solido Secondario) e fanghi. La nuova linea denominata "Linea 4" sarà alimentata con: - 50.000 [ton/anno] fanghi depurazione; - 136.000 [ton/anno] di CSS. Secondo le previsioni del PRGR (Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti - Lazio) e al fine di soddisfare il fabbisogno regionale, il termovalorizzatore dovrà garantire al 2025 il trattamento di una quantità complessiva di rifiuti in ingresso, tra fanghi e CSS, pari a 450.000 tonnellate/anno. Si ricorda che in un periodo in cui l'impianto d'incenerimento di San Vittore era più piccolo di quello attuale, uno studio ERAS evidenziava che le conseguenze della sua attività sulla popolazione residente erano già preoccupanti con un eccesso di ospedalizzazioni per malattie dell'apparato respiratorio (+26%) e per malattie polmonari cronico istruttive (+86%)". Oltre a un "aumento dei ricoveri per cause naturali e malattie dell'apparato respiratorio per i bambini a causa dell'elevata concentrazione di PM10". Nella autorizzazione della Direzione Ambiente, si legge anche che l'Inceneritore di San Vittore "...è un impianto strategico, minimo e unico... per la necessaria chiusura del ciclo integrato dei rifiuti urbani all’interno della Regione Lazio come prevede la normativa vigente". Come dire che del Termovalorizzatore previsto da Gualtieri a Roma, della sua capacità di trattamento, delle relative emissioni in atmosfera, della sua incidenza sulle previsioni del PRGR, alla regione non può fregare di meno. Si rischia tra qualche anno, per poter continuare ad alimentare i due inceneritori, di importare rifiuti da altre regioni, sottovalutando il loro impatto ambientale e i danni provocati alla salute umana. Comitato Alternativa Sostenibile

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