sabato 26 novembre 2022

Fatto For Future. Sonnichsen: “Rifiuti, minaccia che galleggia nell’anarchia spaziale”. Cop27, “svolta” e “fallimento”

 dalla newsletter de il fatto quotidiano fatto for future

Prosegue l’appuntamento con la newsletter Fatto For Future. Questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca MercalliMichela Ag Iaccarino ha intervistato il professore tedesco Arne Sonnichsen, esperto di spazio, che ci parla dell’inquinamento che c’è in orbita, una minaccia che viaggia nell’anarchia totale. Poi con Elisabetta Ambrosi torniamo alla Cop27, con un bilancio in chiaroscuro dell’appuntamento internazionale. Restando in tema su FqExtra il podcast di Ambrosi e Mercalli, sempre sulla conferenza per il climaPietro Mecarozzi racconta uno studio molto preciso sugli enormi rischi dello scioglimento del permafrost. A seguire l’intervista a Belpoggi, direttrice scientifica dell’Istituto Ramazzini di Bologna, che ci parla del legame indissolubile tra inquinamento e tumori.

Nello spazio delle associazioni, Amref Italia ci parla del legame tra guerra, clima e prevenzione dalle pandemie. Mentre la poetessa Asia Vaudo ci racconta il Festival di poesia legato all’ambiente. Nella rubrica “Verdi si diventa” ci occupiamo di come mangiare il pesce, riducendo al minimo gli sprechi.

Buona lettura


Sonnichsen: “Rifiuti, minaccia che galleggia nell’anarchia spaziale”

di Michela AG Iaccarino

Arne Sonnichsen è uno dei pochi specialisti in Europa in grado di capire cosa succede lassù, tra le stelle. Il professore tedesco legge dalla terra un universo ormai troppo affollato. Ricercatore all’ Università Duisburg-Essen, già intervistato dal Washington Post sui satelliti Usa che forniscono alle truppe ucraine un alto grado di connessione, ricognizione e sorveglianza sul campo, è coordinatore della rete Sicurezza e tecnologia nello spazio. Oggi ci sono troppi rifiuti e troppe poche leggi a minacciare i corridoi stellari nella cui orbita vortica la terra. Sonnichsen li chiama space debris: frammenti, scarti, rottami, spazzatura spaziale. Residui “archeologici” della Guerra Fredda, schegge di antenne e satelliti dismessi, abbattuti o deflagrati, che vorticano in una sorta di anarchia extraterrestre: “Il trattato sullo spazio extra-atmosferico risale al 1967, molte delle questioni che vanno risolte oggi all’epoca non esistevano nemmeno, non erano contemplate. Non abbiamo nemmeno un registro sulle procedure spaziali: cosa puoi inviare, con quali traiettorie. Manca un organo di controllo che decide se puoi o non puoi fare qualcosa, esiste solo un registro UN che cataloga gli strumenti spediti in orbita.”

(continua a leggere)


Il libro

Senza respiro. La corsa della scienza per sconfiggere un virus letale

Adelphi editore, pagine 526, euro 26

di David Quammen

Secondo la teoria del caos, il battito d’ali di una farfalla può scatenare un uragano dall’altra parte del pianeta: allo stesso modo il battito delle grigie ali di un pipistrello in una caverna nel Sud della Cina può seminare lutti a Times Square. La pandemia di Covid-19 ha provocato finora oltre sei milioni e mezzo di morti nel mondo. Il Big One, descritto in termini quasi profetici dallo stesso Quammen in Spillover, ha bussato alle nostre porte, e non eravamo pronti. La nostra reazione ha seguito lo schema illustrato già da Lucrezio a proposito della peste di Atene: alla sottovalutazione iniziale è subentrata la ricerca di un capro espiatorio, poi il panico, e infine l’impulso, altrettanto irrazionale, alla rimozione. La creazione dei vaccini ha ridotto il margine di manovra del virus, che tuttavia ha già risposto con una contromossa, le «famigerate varianti». Chi vincerà? Probabilmente si giungerà al pareggio, il che significa che dovremo convivere con il virus in una guerra «a bassa intensità».

David Quammen è un divulgatore scientifico, scrittore e giornalista del National Geographic. Ha pubblicato Spillover. L’evoluzione delle pandemie, Alla ricerca del predatore alfa. Il mangiatore di uomini nelle giungle della storia e della mente e l’instant book Perché non eravamo pronti, tutti editi da Adelphi.


La lettera

Consumo del suolo e la guerra di Giulia per il suo orto

Lo scorso venerdì (18 novembre) si è svolto, presso l’Aula del Chiostro, Facoltà di Ingegneria dell’Università La Sapienza a San Pietro in Vincoli a Roma, un Seminario introdotto dal Professor Livio De Santoli , dal titolo “Rigenerazione e Bioeconomia per tutelare il paesaggio e salvaguardare il suolo agricolo di Roma”. Il Seminario, patrocinato da Slow Food, segue la seconda conferenza cittadina sull’Agricoltura che si è tenuta il 25 Ottobre e che ha nuovamente posto l’accento sull’urgenza di misure di contrasto al consumo del suolo, in particolare quello agricolo, nella città di Roma. Tra gli interventi che si sono succeduti, di particolare impatto le slides del Professor Michele Munafò di ISPRA sullo stato del suolo in Italia e a Roma. La chiusura del Seminario è stata poi affidata a Loredana De Petris, prima firmataria di un DDL suolo che, se ho ben capito , giace in commissione. Lo scopo di questa mia lettera è quello di segnalare questo avvenimento che purtroppo non è rintracciabile sui social perché non sono state fatte riprese, per portare a conoscenza di un pubblico più vasto l’inutile devastazione a cui è sottoposto l’agro romano e facendo conoscere a tutti la vicenda di Giulia, agricoltrice resistente, e del suo orto, al centro di un’intricatissima vicenda, anche giudiziaria, i cui contendenti sono la famiglia di Giulia ed il Consorzio Colle delle Gensole che oggi, a seguito dell’ esproprio, insieme al Consorzio Cecchignola Ovest, si appresta ad attuare sull’area attualmente coltivata da Giulia, interventi di “pubblica utilità “ (ulteriori costruzioni) in forza di un accordo di programma stipulato tra Comune di Roma e Regione Lazio.

Luzi Luciana

L'analisi

Cop27, una “svolta” e un “fallimento” insieme

L'appuntamento di Sharm el- Sheik ha segnato un accordo storico “che ripristina il rapporto tra paesi ricchi e paesi poveri”, ma anche un nulla di fatto sulla riduzione delle emissioni di gas serra

di Elisabetta Ambrosi

La ricerca

Permafrost, l’incubo per il clima viene dal freddo

Uno studio calcola precisamente l'impatto dell'innalzamento del clima sullo scioglimento dei ghiacci e il conseguente rilascio di enormi quantità di inquinanti imprigionati": "Potrebbero fuoriuscire fino a 230 miliardi di tonnellate di CO2 entro il 2100"

di Pietro Mecarozzi

L'intervista

Belpoggi: “Clima e tumori in aumento. Politica scellerata”

La direttrice scientifica dell’Istituto Ramazzini di Bologna studia l'incidenza delle malattie: "La 'soglia' è l’alibi che usano le  istituzioni per non prendere misure efficaci, ma per la scienza non ha senso, perché  dipende dalla predisposizione genetica del singolo individuo"

di Elisabetta Ambrosi

L'indagine

Clima, guerra e prevenzione delle pandemie: le priorità degli italiani

Guglielmo Micucci, direttore di Amref Health Africa-Italia: “Il tema del cambiamento climatico è ormai entrato nell'agenda quotidiana dei nostri connazionali. Soprattutto nei giovani. Altrettanto positivo il fatto che per oltre nove persone su dieci il cambiamento climatico è un'emergenza per la salute globale”

di Amref Italia

Roma

Poesia ambientale: arte e consapevolezza celebrate in un Festival

Raccontare la Natura, rimetterla al centro, entrare in sintonia con lei. Come hanno fatto i ragazzi che hanno partecipato al contest Climate Speaks Italia

di Asia Vaudo, poetessa

Verdi si diventa

Della cernia non si butta via niente: come nutrirsi senza sprecare

Lo chef australiano Josh Niland spiega come ottimizzare la resa di ogni singolo pesce. Un esempio? “Gli occhi si possono trasformare in chips tipo nuvolette di drago”

di Elisabetta Ambrosi

Sos clima

Nel 2050 sulla Terra saremo quasi 10 miliardi: un “eco-problema”

In Italia – Novembre si è fatto dinamico, ventoso e piovoso. Come di rado era accaduto in quest’anno di siccità, nei giorni scorsi si è aperta la porta alle perturbazioni atlantiche, la prima delle quali ha scaricato molte piogge e temporali prima tra Liguria di Levante e Toscana martedì 15, poi dal Lazio alla Calabria […]

di Luca Mercalli


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