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<Gli esemplari venduti fino a 110 euro l'uno per riequilibrare l'ecosistema della zona. L'Oipa: "Mattarella intervenga" Per il Comitato scientifico della tenuta presidenziale sono troppi e dannosi per l'habitat: "Se non se ne spostassero alcuni, molti morirebbero senza cibo">
<Una “mattanza” di cinghiali destinati a “finire nel piatto”. Così l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) definisce l’asta che il Quirinale ha bandito per il contenimento della fauna selvatica nella tenuta presidenziale di Castelporziano, a 25 chilometri da Roma. L’annuncio è rivolto agli allevatori, e offre in vendita esemplari di cinghiali adulti, subadulti e piccoli catturati a partire dal 1° agosto 2012, a una base d’asta rispettivamente di 110, 60 e 8 euro. Il fine dichiarato è quello di favorire il riequilibrio ambientale della zona e far fronte a un’eccessiva popolazione di cinghiali.
“Chiediamo che il presidente Sergio Mattarella ponga fine a questa mattanza” dichiara la delegata dell’Oipa di Roma, Rita Corboli. “Una gestione del genere è molto lontana dal Trattato di Lisbona del 2007, che tutela gli animali in quanto esseri senzienti”. Al posto di venderli al miglior offerente, l’organizzazione chiede che i cinghiali in sovrannumero vengano sterilizzati. “Chiediamo alla presidenza della Repubblica, come abbiamo già chiesto alla Regione Lazio e agli enti di gestione delle riserve, che non si ricorra più a queste procedure e si passi a una gestione etica della fauna”, spiegano, dicendosi “contrari, come la stragrande maggioranza dei cittadini, alla cattura di animali vivi destinati ad andare all’incanto”.>
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