(ilfattoquotidiano) “Bisogna fermare la Tav”. UNa bocciatura senza appello. A tre giorni dalla sua elezione, il neosindaco di Lione, Grégory Doucet, spiega perché sostiene lo stop all’Alta Velocità tra Torino e la terza città di Francia, che si prepara ad amministrare. Il 46enne ecologista, che finora ha lavorato per vent’anni in Ong umanitarie, spiega il suo punto di vista in un’intervista a La Stampa evidenziando i limiti dell’infrastruttura, come aveva fatto nelle scorse settimane anche dall’Eca, la Corte dei Conti Ue. Inutile, costoso e in perenne ritardo rispetto ai tempi del progetto: così era stato definito il tunnel transfrontaliero tra le stazioni di Bussoleno e Saint Jean de Maurienne dall’istituzione europea preposta al controllo delle spese pubbliche.
Il verde Grégory Doucet, eletto domenica alla guida della città, chiede di non continuare con i lavori dell'Alta Velocità: "Fra le nostre città esiste già un'infrastruttura ferroviaria, che è sufficiente, se valorizzata, ed è su quella che dovremmo puntare. La Francia ha investito poco sul trasporto merci su rotaia e ora vogliono farci credere che con la Tav rilanceremo l'attività. Assurdo". E non cambia idea se gli si fa notare che i lavori sono in corso: "E' la scelta peggiore". Pochi giorni fa anche la Corte dei Conti Ue ha evidenziato i limiti dell'opera da un punto di vista dell'impatto ambientale e del rapporto costi-benefici
Nessun commento:
Posta un commento