martedì 28 agosto 2018

WWF Anche per i cuccioli inizia la scuola...della Natura

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Settembre è alle porte e tra poco saranno tanti i bambini e i ragazzi a tornare fra i banchi di scuola per riprendere le proprie attività educative. Così come i “cuccioli” di uomo anche i cuccioli di tante specie animali hanno un percorso di apprendimento da affrontare, attraverso il quale imparano a muoversi, nutrirsi e socializzare: in una sola parola a vivere.
Dal gorilla alla tigre, dall’orso polare passando per il panda, il lupo, lo squalo e l’elefante ecco cosa accade a...
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WWF.IT
Ecco come i cuccioli imparano a vivere



Settembre è alle porte e tra poco saranno tanti i bambini e i ragazzi a tornare fra i banchi di scuola per riprendere le proprie attività educative.Così come i “cuccioli” di uomo anche i cuccioli di tante specie animali hanno un percorso di apprendimento da affrontare, attraverso il quale imparano a muoversi, nutrirsi e socializzare: in una sola parola a vivere.
Dal gorilla alla tigre, dall’orso polare passando per il panda, il lupo, lo squalo e l’elefante ecco cosa accade alla scuola della Natura.

I Gorilla ci somigliano davvero tanto: hanno capacità di apprendimento e di espressione delle emozioni sorprendentemente simili alle nostre! Dopo i bonobo e gli scimpanzé, infatti, sono loro i nostri parenti più stretti in natura. I gorilla hanno una tale capacità di apprendere, che in alcuni esperimenti un esemplare è stato capace di usare più di 1000 segni appresi dalla sua istruttrice e comprendere oltre 2000 parole in lingua inglese. Questa grande capacità deriva dall'alto grado di socialità della specie, che vive in natura in gruppi numerosi di diverse femmine, dominati da un maschio adulto. Oltre che apprendimento per imitazione e associazione, nel gorilla esiste anche l'apprendimento per ragionamento... un po' come accade nell'uomo. Famosa la storia di un gorilla in Congo che, prima di attraversare un fiume, fu osservato utilizzare un bastone per capire la profondità e la difficoltà dell’azione.

cuccioli di Tigre, a pochi mesi d'età, cominciano già a seguire la madre durante la caccia: prima osservano il suo comportamento in agguato, il suo furtivo avvicinamento alle prede e il suo modo di abbatterle; poi iniziano a fare lo stesso finché, all'età di circa due anni, diventano cacciatori formati. La predilezione per alcune prede o tecniche di caccia, dipenderanno in gran parte proprio dai ‘gusti’ della madre.
 
Anche ai Pinguini junior non manca l’attenzione dei genitori e da loro imparano a vivere. Mamma e papà pinguino si prendono cura del pulcino dalla nascita fino a circa 5 mesi, quando le dimensioni del proprio figlio sono simili a quelle degli adulti. È in questo periodo che il giovane comincia ad avvicinarsi alla banchisa e a prendere confidenza con il mare e la caccia, sempre sotto la supervisione e gli insegnamenti dei genitori. I giovani pinguini, in colonie che possono contare anche migliaia di individui, apprendono come tuffarsi e cacciare non solo dai genitori, ma tramite osservazione dei tanti adulti che giornalmente vanno in mare alla ricerca di cibo.
 
Anche ai cuccioli di Lupo servono molte informazioni per vivere: Come muoversi sul territorio? Dove si nascondono i pericoli? Dove si può trovare cibo? Mamma e Papà lupo rispondono a tutte queste risposte, utilissime quando i giovani lupi se la dovranno cavare da soli. Per i lupi è fondamentale allenare la "memoria olfattiva”. Infatti è proprio nel primo anno di vita che i giovani cominciano ad esplorare il mondo e a memorizzare tutto tramite il... naso. Grazie al loro fiuto infallibile i lupi si orientano benissimo anche di notte, riuscendo così a muoversi anche decine di chilometri, evitando i maggiori pericoli legati all'uomo e riuscendo a sentire l'odore delle prede anche a lunga distanza. Pochi animali sanno memorizzare gli odori e gli insegnamenti dei genitori come i luopi.
In un ambiente freddo e difficile come l'Artico, i giovani Orsi Polari, nei primi anni di vita, dipendono totalmente dalla madre nei primi mesi di vita. E dai primi mesi si formano l'esperienza necessaria per affrontare un ambiente tanto ostile. Gli orsi sono infatti animali ‘culturali’, che si trasmettono di generazione in generazione le conoscenze. Nascondersi dai pericoli e dalle intemperie e reperire prede può infatti valere la differenza tra la vita e la morte tra i ghiacci. Per questo i piccoli orsi restano quasi due anni con la madre. Più apprendimento significa maggiori possibilità di sopravvivenza.
 
Gli Squali sono pesci predatori per natura, che già da piccoli individuano le proprie prede con l'aiuto di…organo di senso molto particolare! Già nei giovani squaletti è stata osservata la capacità di individuare le prede anche a chilometri di distanza e si è scoperto che non lo fanno grazie all'olfatto, ma grazie ad un organo presente sul fianco, chiamata ‘linea laterale’. Grazie a questo speciale sonar, gli squali sono in grado di avvertire le vibrazioni dell'acqua prodotte da un pesce in difficoltà, e così a localizzarlo e raggiungerlo in breve tempo. Nelle prime settimane di vita i giovani squali hanno modo di fare esperienza e di riuscire così da diventare da adulti tra i più temuti predatori dei mari.
 
piccoli Panda nascono d’estate e per i primi mesi si muovono solo di qualche metro. Una particolarità di questa specie è infatti la crescita lenta: solo dai 3-4 mesi i piccoli sono in grado di muoversi autonomamente. È da questa età che la madre li accompagna nei boschi di bambù, pianta che costituisce il 99% della dieta degli adulti. Come negli altri Ursidi, anche nel Panda il legame tra cuccioli e madre è forte e duraturo, e i giovani Panda continuano ad apprendere dalla madre fino ai due anni d'età. Solo allora mamma Panda li lascia andare per la loro strada, consapevole che i suoi insegnamenti contribuiranno alla sopravvivenza dei suoi figli.
 
“Un Elefante non dimentica mai”, così dice un vecchio detto. Ed è proprio così. Oltre ad avere una socialità spiccata e un intelligenza unica, gli elefanti si distinguono per la loro memoria incrollabile. Si raccontano storie di elefanti ormai anziani che riconoscono i resti dei propri parenti, restando minuti ad accarezzarli anche dopo anni dalla loro morte. Grazie a questa memoria i giovani elefanti non dimenticano nulla di quanto appreso nel gruppo familiare durante i primi anni di vita: un bagaglio di informazioni decisivo per ambienti dove le risorse come acqua e cibo sono rare e spesso stagionali. Una memoria che può significare sopravvivenza.
 
Il Delfino è una specie dotata di un'intelligenza straordinaria. Solo l'uomo e le grandi scimmie possono essere comparati ai delfini, sia per grandezza del cervello rispetto alla massa corporea, sia per la sua complessità. Grazie a queste caratteristiche il Delfino è in grado di comunicare in maniera unica con i suoi simili. Alcuni studi sembrano dimostrare che i delfini sono in grado addirittura di apprendere il linguaggio familiare, così da distinguersi da tutte le altre famiglie durante le ‘conversazioni’ in mare! Una sorta di apprendimento sociale, un sapere che viene trasmesso da individuo a individuo e da generazione a generazione.
 
Il piccolo gorilla esprime le sue emozioni come un bambino, il tigrotto, l’orso polare e il panda sono dei “mammoni”, i pinguini amano la compagnia, mentre elefantini e delfini hanno un gran cervello.
I cuccioli che vivono in natura non sono così diversi da quelli di uomo che si stanno preparando a crescere e imparare a vivere.
Per aiutare i bambini a conoscere ancora meglio le specie di cuccioli che vivono in natura, il WWF Italia ha lanciato l'Adozione Junior, dedicata ai più piccoli con tante curiosità e divertimento assicurato per scoprire tutto sul mondo degli animali. L’Adozione Junior comprende una scheda d’approfondimento, divertente e creativa, da consultare per scoprire tutto sulla specie adottata e un certificato d’adozione personalizzato con il nome.

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