lunedì 2 ottobre 2017

Nel Lazio quattro nuovi monumenti naturali Dai santuari etruschi di Pyrgi a Santa Marinella a "La Frasca", grande riserva naturale istituita fra Civitavecchia e Tarquinia fino ai "Valloni della via Francigena" nel territorio del Comune di Capranica. Nicola Zingaretti, presidente della Regione ha firmato quattro decreti per istituirli

di Cecilia Cirinei
La maestosità dei due santuari etruschi di Pyrgi, accanto al Castello di Santa Severa, l'area "La Frasca", tra Civitavecchia e Tarquinia, con il suo habitat forestale costiero di grande interesse naturalistico, i "Valloni della via Francigena" e la geo-diversità dell'Aquinum a Castrocielo, con la sua suggestiva sorgente naturale. Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, ha firmato quattro decreti, su proposta dell'assessore all'Ambiente Mauro Buschini, che istituiscono altrettanti Monumenti Naturali. Sono tutte aree meritevoli di tutela e salvaguardia perché presentano elementi di interesse naturalistico e storico-archeologico che hanno contribuito in maniera significativa alla definizione di caratteri paesaggistici e ambientali dei luoghi. I nuovi 4 monumenti naturali si aggiungono ai 29 già esistenti che fanno parte delle 83 Aree Naturali Protette della Regione Lazio, per un totale di superficie protetta pari a 230.664 ettari, il 13,5% circa del territorio regionale.

"Con i quattro nuovi monumenti naturali salvaguardiamo territori di particolare interesse storico, paesaggistico e naturalistico - spiega  Zingaretti - che rappresentano la storia della nostra comunità e che vanno tutelati ad ogni costo. La nostra regione ha una vocazione di sostenibilità ambientale e culturale che intendiamo rafforzare, promuovere, anche attraverso la nascita di nuove aree naturali protette, e salvaguardare come bene comune".

Il primo "nuovo" monumento naturale è quello de "La Frasca", istituito nel territorio dei Comuni di Civitavecchia e di Tarquinia nelle province di Roma e di Viterbo, per un'estensione pari a 73,77 ettari. Nel parco è presente un'area di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico e storico-archeologico caratterizzata da un ambiente forestale costiero e dalla presenza di 45 specie di flora e fauna di particolare interesse. Al suo interno si trova l'antico porto romano di Columna con una villa romana. La gestione dell'area è affidata alla Regione Lazio. Il secondo monumento naturale è quello dei "Valloni della via Francigena", nel territorio del Comune di Capranica in provincia di Viterbo, per un'estensione di 104,79 ettari e la sua gestione è affidata all'amministrazione comunale. L'area tutelata si sviluppa in due valli ed è caratterizzato da elevata diversità di tipologie forestali dovuta alle caratteristiche morfologiche. Sulla sommità del Monte Terenzio, nei pressi dell'omonima chiesa rurale del Cinquecento, si sviluppa un bosco di leccio ad alto fusto oltre a sorgenti di acque naturali. L'area è attraversata dall'antico cammino storico-religioso della Via Francigena che collega i maggiori luoghi spirituali europei, la cui valorizzazione rappresenta un obiettivo strategico di tutela e promozione per la Regione Lazio.

Il terzo è quello "Aquinum" nel territorio del Comune di Castrocielo, in provincia di Frosinone, per un'estensione di circa 132 ettari ed ospita la "Sorgente Capo d'acqua di Aquino" con valori di geodiversità di particolare rilevanza e notevoli testimonianze archeologiche dell'antica città di Aquinum. Sono presenti, inoltre, elementi di interesse floristico e paesaggistico. La gestione è affidata al Comune di Castrocielo. Il quarto, e più suggestivo, monumento naturale è quello di Pyrgi, che era il porto dell'antica Caere (Cerveteri) nel comune di Santa Marinella e  all'interno della Città Metropolitana di Roma Capitale, per un'estensione di circa 67,65 ettari dove è presente un'area di rilevante interesse naturalistico, storico-archeologico con un tratto costiero e un habitat di vegetazione molto raro nel Lazio. Nel territorio di Pyrgi è presente una zona di rilevante valore archeologico e paesaggistico per la presenza di due santuari etruschi e per il ritrovamento di documenti di eccezionale importanza per l'interpretazione della lingua etrusca, attualmente oggetto di attività di scavo per lo studio dell'area costiera e dell'antico porto di Pyrgi. Vicino il Castello di Santa Severa, di proprietà regionale, che negli ultimi anni è stato oggetto di importanti interventi di restauro e di valorizzazione. La gestione è affidata alla Regione Lazio che si avvale del personale della riserva naturale regionale di Macchiatonda.
  http://roma.repubblica.it/cronaca/2017/10/01/news/nel_lazio_quattro_nuovi_monumenti_naturali-177072244/

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