ROMA - Le emissioni di metano (secondo gas serra dopo la CO2) sono più elevate dell'11% di quanto stimato dall'agenzia dell'Onu sul cambiamento climatico, soprattutto a causa dell'agricoltura. Lo sostiene una ricerca del Joint Global Research Institute (JGRI), un centro studi sul cambiamento climatico creato da tre università statunitensi, e pubblicata sulla rivista Carbon Balance Management.
Il metano in agricoltura è prodotto dalla digestione dei bovini e dalla fermentazione dei concimi. Secondo la ricerca, le stime del 2006 del Comitato intergovernativo sul cambiamento climatico dell'Onu (IPCC) devono essere aggiornate, perché i bovini sono diventati più numerosi, di dimensioni più grandi (attraverso la selezione delle razze) e maggiormente nutriti.
Nel 2011, le emissioni dalle digestione dei bovini (fermentazione enterica) sono state maggiori dell'8,4%, quelle dall'uso dei concimi sono cresciute del 36,7%. Questo ha portato a un aumento delle emissioni complessive di metano rispetto alle stime IPCC dell'11%.
L'aumento di metano dagli allevamenti è stato registrato soprattutto nei paesi emergenti di Asia, America Latina e Africa.
Il metano in agricoltura è prodotto dalla digestione dei bovini e dalla fermentazione dei concimi. Secondo la ricerca, le stime del 2006 del Comitato intergovernativo sul cambiamento climatico dell'Onu (IPCC) devono essere aggiornate, perché i bovini sono diventati più numerosi, di dimensioni più grandi (attraverso la selezione delle razze) e maggiormente nutriti.
Nel 2011, le emissioni dalle digestione dei bovini (fermentazione enterica) sono state maggiori dell'8,4%, quelle dall'uso dei concimi sono cresciute del 36,7%. Questo ha portato a un aumento delle emissioni complessive di metano rispetto alle stime IPCC dell'11%.
L'aumento di metano dagli allevamenti è stato registrato soprattutto nei paesi emergenti di Asia, America Latina e Africa.
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