Il Piemonte è la terza Regione italiana, dopo Puglia e Toscana, a dotarsi di un piano paesaggistico regionale. Il provvedimento della Giunta Chiamparino, frutto del lavoro di anni, è stato approvato oggi in Consiglio regionale. A favore, oltre al Pd, le altre forze del centrosinistra e il Movimento 5 Stelle. Contrari gli esponenti del centrodestra, che ritengono i nuovi vincoli troppo restrittivi e particolarmente onerosi per i Comuni.
D'ora in poi i crinali montani saranno liberi da nuovi tralicci e impianti di risalita, i vigneti saranno più protetti, e si porrà uno stop al proliferare dei capannoni che imbruttiscono le aree verdi. Obiettivi, la salvaguardia del territorio, la riqualificazione delle parti compromesse, la crescita di una coscienza collettiva sui temi del paesaggio.
"Il piano - rimarca l'assessore all'Ambiente Alberto Valmaggia - è il frutto di un grande lavoro che ha visto l'impegno delle strutture regionali e statali per oltre 10 anni, attraversando più legislature".
D'ora in poi i crinali montani saranno liberi da nuovi tralicci e impianti di risalita, i vigneti saranno più protetti, e si porrà uno stop al proliferare dei capannoni che imbruttiscono le aree verdi. Obiettivi, la salvaguardia del territorio, la riqualificazione delle parti compromesse, la crescita di una coscienza collettiva sui temi del paesaggio.
"Il piano - rimarca l'assessore all'Ambiente Alberto Valmaggia - è il frutto di un grande lavoro che ha visto l'impegno delle strutture regionali e statali per oltre 10 anni, attraversando più legislature".
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