sabato 5 ottobre 2024

L’indagine “PASSI” delle ASL e i dati sulla mobilità attiva, dall'articolo di Marco Talluri ambiente e non solo

 tratto da https://ambientenonsolo.com/lindagine-passi-delle-asl-e-i-dati-sulla-mobilita-attiva/


L’indagine “PASSI” delle ASL e i dati sulla mobilità attiva

Passi (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), è il sistema di “sorveglianza” avviato nel 2006 con  l’obiettivo di effettuare un monitoraggio a 360 gradi sullo stato di salute della popolazione adulta italiana.

La sorveglianza Passi si caratterizza come una sorveglianza in sanità pubblica che raccoglie, in continuo e attraverso indagini campionarie, informazioni dalla popolazione italiana adulta (18-69 anni) sugli stili di vita e fattori di rischio comportamentali connessi all’insorgenza delle malattie croniche non trasmissibili e sul grado di conoscenza e adesione ai programmi di intervento che il Paese sta realizzando per la loro prevenzione.

temi indagati sono il fumo, l’inattività fisica, l’eccesso ponderale, il consumo di alcol, la dieta povera di frutta e verdura, ma anche il controllo del rischio cardiovascolare, l’adesione agli screening oncologici e l’adozione di misure sicurezza per prevenzione degli incidenti stradali, o in ambienti di vita di lavoro, la copertura vaccinale antinfluenzale e lo stato di benessere fisico e psicologico, e ancora alcuni aspetti inerenti la qualità della vita connessa alla salute.

La mobilità attiva

Fra i temi indagati c’è anche la rilevazione della “mobilità attiva”. Per mobilità attiva si intende la scelta di andare in bicicletta o a piedi per recarsi al lavoro o a scuola o nei propri spostamenti abituali, in alternativa all’uso di veicoli a motore. Oltre che vantaggiosa per l’ambiente, la mobilità attiva offre la possibilità di raggiungere i livelli di attività fisica raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e avere benefici sulla salute.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) infatti raccomanda di praticare almeno 150 minuti a settimana di attività moderata, o 75 minuti di attività intensa o combinazioni equivalenti delle due modalità, consigliando inoltre di svolgere sessioni di almeno 10 minuti per ottenere benefici cardio-respiratori e ridurre il rischio di insorgenza di patologie croniche e mortalità prematura.

Dal 2014, PASSI ha inserito un modulo per rilevare la quota di adulti che usano la bicicletta e la quota di chi va a piedi per i propri spostamenti abituali, con il dettaglio del tempo e della frequenza impiegata (numero medio di giorni a settimana e di minuti al giorno). È possibile dunque stimare la quota di persone che pratica mobilità attiva, perché usano abitualmente la bicicletta o si spostano a piedi o fanno entrambe le cose. È inoltre possibile stimare la quota di persone che raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati dall’OMS grazie alla pratica della mobilità attiva e possono considerarsi “fisicamente attive”; e la quota di persone che con la mobilità attiva possono considerarsi solo “parzialmente attive” perché non raggiungono i 150 complessivi di movimento (fra 10 e 149 minuti) e la quota di persone che non pratica mobilità attiva o pur praticando mobilità attiva non garantiscono tempi di percorrenza a piedi o d’uso della bicicletta superiori a 10 minuti in ogni occasione.

Uso della bicicletta


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