martedì 24 settembre 2024

anticipazioni de il fatto quotidiano in edicola

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-24-settembre-2024/

La giornata in cinque minuti

MEDIO ORIENTE, TERZA ONDATA DI BOMBARDAMENTI DI ISRAELE SU HEZBOLLAH. MIGLIAIA DI CIVILI FUGGONO IN SIRIA. NETANYAHU AI LIBANESI: “NASRALLAH VI PORTA ALLA ROVINA”. Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno avviato oggi una terza ondata di attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah in Libano, con raid nel sud e nella valle della Beqaa. Anche a Beirut c’è stata una forte esplosione che ha fatto crollare un edificio. Per Tel Aviv si è trattato di un “attacco mirato” allo scopo di eliminare il comandante del sistema missilistico di Hezbollah, Ibrahim Qubaisi. Si tratta del quinto attacco dell’Idf a Beirut dall’inizio della guerra. Ieri, secondo le cifre fornite dallo Stato ebraico, i jet hanno sganciato sulle basi della milizia sciita 2.000 ordigni. Per le autorità di Beirut, i morti sono almeno 500. Migliaia poi le famiglie in fuga, molte delle quali si sono dirette al confine con la Siria e il governo ha deciso di chiudere scuole e università per una settimana. Gli Stati Uniti hanno invitato i connazionali a lasciare il Paese dei cedri. Antonio Guterres, segretario dell’Onu: “Prima c’erano le linee rosse da non superare, ora i Paesi fanno quello che vogliono”. Il primo ministro israeliano Netanyahu si è rivolto ai libanesi: “La nostra guerra non è con voi, ma con Hezbollah. Nasrallah vi sta portando sull’orlo del baratro”. Sul Fatto di domani leggerete le ultime notizie sul conflitto in Medio Oriente, mentre quello a Gaza è ancora in corso e in Israele non si placa la polemica sul primo ministro Netanyahu da parte delle famiglie degli ostaggi; inoltre, ci sarà spazio per il dibattito politico a Roma, legato alla presenza in Libano dei soldati italiani impegnati nella missione Unifil.


INPS, IL RAPPORTO ANNUALE SMORZA I PROCLAMI DEL GOVERNO MELONI: “LAVORO, SU GIOVANI E DONNE L’ITALIA IN EUROPA RESTA INDIETRO”. Il rapporto annuale dell’Inps mette a nudo i limiti del Belpaese, dove, secondo le dichiarazioni del capo del governo, Giorgia Meloni, va tutto bene. Dati alla mano in base alle indicazioni dell’Istat, non è proprio così. “L’Italia mostra, un ritardo significativo nell’occupazione giovanile. Il tasso di occupazione nella fascia di età 15-29 scende, infatti, sotto il 35%, circa 15 punti percentuali meno di Francia e quasi 30 meno della Germania”. Ma non basta perché l’Italia ha un altro passo in Europa anche rispetto all’occupazione delle donne: il tasso degli uomini supera il 70%, mentre quello delle donne si ferma sopra il 53%. Una distanza di 17 punti percentuali, molto più ampia di quella delle altre principali economie europee”. Il dossier si occupa anche di altri scenari: l’invecchiamento della popolazione e il decremento della natalità sono tra gli elementi che rendono meno rosee le prospettive del mercato del lavoro, e c’è poi il nodo-pensioni; in Italia la media dell’età di chi riesce ad andare via dal lavoro, si aggira intorno ai 64 anni e pochi mesi. Per l’Inps si tratta di cifre che mettono a rischio la tenuta della previdenza sociale. Sul giornale di domani leggerete altre notizie e approfondimenti, su come gli italiani perdono non solo la possibilità di entrare nel mercato delle professioni, ma vedono ridursi anche il loro potere di acquisto.


TASSA SUGLI EXTRAPROFITTI, LE IPOTESI IN CAMPO DOPO IL FLOP: NIENTE OBBLIGHI, CONTRIBUTO VOLONTARIO DELLE BANCHE. E MARINA B. RESTA ALLA FINESTRA. Dopo il fallimento dello scorso anno, con Marina Berlusconi furiosa per il colpo a Mediolanum, la maggioranza è tornata a discutere di tasse sugli extraprofitti. Non solo delle banche, ma anche assicurazioni, energia, farmaceutica. Quei settori che hanno aumentato i ricavi, in modo considerevole, non per meriti bensì per circostanze eccezionali come pandemia e guerra. Le banche, ad esempio, hanno moltiplicato i guadagni grazie all’aumento dei tassi d’interesse sui soldi prestati, lasciando inalterati (prossimi allo zero) i tassi sui conti correnti. Alla vigilia della legge di Bilancio, con coperture risicatissime, Meloni deve far cassa e gli extraprofitti fanno gola. La maggioranza però ha imparato la lezione: nessun obbligo fiscale, bensì una misura di solidarietà concordata con gli istituti di credito. Allo studio alcune ipotesi: una percentuale sul profitto “eccedente”, calcolato sulla media degli utili degli ultimi 10 anni; un allungamento dei tempi per portare in deduzione le perdite; oppure un aumento dello 0,5% dell’addizionale Ires. La partita è apertissima, anche perché bisognerà tener conto dei desiderata di Marina e la famiglia Berlusconi, con Tajani mediatore. Forza Italia avvisa che senza il Sì delle banche, la misura non passerà. “Si sta ragionando anche sulla possibilità che ci sia da parte delle banche una disponibilità di andare incontro a determinate esigenze senza che ci sia una obbligatorietà”, ha dichiarato Maria Elisabetta Alberti Casellati, ministra per le Riforme Istituzionali. “No a tasse sugli extraprofitti”, ha ribadito il deputato azzurro Alessandro Cattaneo. Sul Fatto di domani vi racconteremo la battaglia nella maggioranza sulla tassa per le banche.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Stellantis, sarà sciopero nazionale: operai in piazza a Roma il 18 ottobre. La mobilitazione è stata condivisa da Fiom, Uilm e Fim: le sigle confederali dei metalmeccanici tornano a farsi sentire, insieme, dopo l’antipasto di aprile a Torino. Anche l’indotto ex Fiat parteciperà alla protesta. Con il gruppo franco-italiano unico produttore, il crollo della produzione sta investendo la filiera dei componenti, della logistica e dei servizi. “La situazione diventa sempre più critica. In assenza di una netta inversione di direzione, rischia di essere irrimediabilmente compromessa la prospettiva industriale e occupazionale”, hanno avvertito i segretari generali Michele De Palma, Rocco Palombella e Ferdinando Uliano.

Espulso dal comitato per Vannacci con “minacce e violenza”: la denuncia del militante Marco Belviso. Una lettera di espulsione dal comitato “Il mondo al contrario” (a sostegno del generale Roberto Vannacci) consegnata nella sua casa di Udine tra minacce e toni violenti. È quanto denunciato, in procura, dal giornalista Marco Belviso. Fino a domenica ha ricoperto l’incarico di coordinatore dell’area Nord-Est del comitato. La lettera di espulsione gli sarebbe stata consegnata dai vertici dell’associazione, tutti ex militari: il presidente del Comitato Fabio Filomeni (tenente colonnello in congedo), il segretario Bruno Spatara (ex parà e in passato esponente di movimenti di estrema destra) e il tesoriere Gianluca Priolo (anche lui con un passato nella Folgore). Un quarto uomo, che sarebbe un agente di polizia toscano, aspettava i tre in auto. Dopo l’esposto, si è dimesso il vicepresidente, Norberto De Angelis.

Femminicidio a Torino, uccide l’ex moglie davanti ai figli: fermato. Aveva già il divieto di avvicinamento. Il presunto omicida sarebbe il marito, Ben Alaya Abdelkader, un tunisino di 48 anni. Avrebbe consumato il delitto alle 23.30 di ieri, poi è scappato ma i due figli adolescenti hanno allertato vicini e passanti consentendo ai carabinieri di fermarlo subito. La vittima è una donna di 34 anni, separata dal coniuge. L’uomo era già sottoposto al divieto di avvicinamento e aveva il braccialetto elettronico. Sono in corso accertamenti per capire cosa non abbia funzionato nel dispositivo.

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