lunedì 3 giugno 2024

Il Fatto Economico. I bambini schiavi dell'industria della moda: così l'Ue chiude gli occhi sul Pakistan. A processo influencer veronese delle criptovalute

 tratto https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-economico-del-3-giugno-2024/

Prosegue l’appuntamento con la newsletter Il Fatto Economico. Questa settimana nel nostro inserto ci occupiamo dello sfruttamento dei lavoratori nei Paesi in via di sviluppo, dove le paghe e i diritti sono quasi azzerati nel nome del profitto delle multinazionali. Accendiamo un faro sul Pakistan, tra i primi 7 maggiori produttori mondiali di cotone. Ma anche al 18esimo posto nell’Indice globale della schiavitù, con 2,3 milioni di lavoratori sfruttati. Però i marchi d’abbigliamento del Vecchio Continente hanno mani libere: l’Ue non pone obblighi per certificare che i loro capi siano prodotti senza lo sfruttamento di bambini e lavoratori. Così, anche i consumatori restano all’oscuro. Daremo voce a Iqra, giovane pakistana di 12 anni costretta a lavorare: “Io non ho scelta, serve alla famiglia”.

Torniamo in Europa per raccontarvi le manovre dietro le quinte del ministro degli Esteri Antonio Tajani. In patria è l’erede di Berlusconi al vertice di Forza Italia, in Europa ha una lunga esperienza e ora sogna l’ascesa alla presidenza della Commissione Ue. I popolari, del resto, non sono affatto convinti di concedere il bis ad Ursula von der Leyen.

Riprendiamo il filo del lavoro per declinarlo in Italia, un Paese in fondo alla classifica Ocse sulla crescita dei salari. La Cgil ha promosso un referendum sull’abolizione del Jobs act di renziana memoria, la riforma del lavoro introdotta nel 2015 che abolì l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (sul divieto di licenziamento senza giusta causa). La speranza è che la chiamata alle urne possa rafforzare i lavoratori nei negoziati con i datori di lavoro su salari e diritti.

Infine vi racconteremo una storia di “ordinaria follia” burocratica. Al ministero dell’Agricoltura del cognato d’Italia, Francesco Lollobrigida, è bastata l’assenza di un manager per bloccare tutte le certificazioni dei prodotti biologici.

Buona lettura.


Da Dubai al processo: chiesto il giudizio immediato per un influencer veronese delle criptovalute

di Virginia Della Sala

La sua ultima foto per i 31mila follower su Instagram è del 21 dicembre 2023: a Dubai, hotel lussuoso, piscina a sfioro alle spalle, outfit minimal ma apparentemente costoso, cuffie nelle orecchie. Nulla di diverso dal resto del feed: tenore di vita apparentemente altissimo, animali tropicali, spiagge da urlo e feste in piscina ma anche uffici e business stand up davanti alle lavagnette, con giacca e camicia.

(Continua a leggere)

Lavoro&lobby

Moda, la Ue chiude un occhio sui minori schiavi nel Pakistan

Nonostante i piani voluti da Bruxelles continua lo sfruttamento dei bambini nei campi per la raccolta del cotone

di Stefano Valentino e Shahzeb Jillani*

Emergenza sociale

Moda e sfruttamento – Parla Iqra, 12 anni: “Io non ho scelta, serve alla famiglia”

Tra 5 e 14 anni il 67% lavora in agricoltura

di Stefano Valentino e Shahzeb Jillani*

Il sogno

Tajani dopo Ursula: ecco la rete europea di “mi manda B.”

L’Italia ha delle carte da giocarsi e il vicepremier sogna la Commissione: il suo rapporto con Weber e i popolari spagnoli, l’appoggio di Mediaset e delle lobby che favorì da commissario

di Ivo Caizzi

Jobs Act

Come il referendum della Cgil può ridare forza ai lavoratori

L’iniziativa può sbloccare la logica tossica dello scambio tra diritti (certi) e occupazione (incerta e sotto-tutelata) introdotta dalla riforma renziana del 2015

di Giovanni Orlandini*

Sudditanza alimentare

Kafka al Masaf. Firma digitale, manca il manager: bloccate tutte le certificazioni dei prodotti biologici

Quando il governo Meloni ribattezzò il ministero dell’Agricoltura con la reboante qualifica di dicastero della “sovranità alimentare”, molti gonfiarono il petto d’orgoglio. Ora però, a causa di banali problemi burocratici della struttura affidata a Francesco Lollobrigida, nell’ultima settimana di maggio diversi organismi di controllo dell’agroalimentare biologico sono pronti a cercare soluzioni all’estero. Un intoppo burocratico […]

di Nicola Borzi

Nessun commento: