tratto da https://www.rainews.it/tgr/lazio/articoli/2023/08/centrale-di-latina-saranno-trattate-e-stoccate-70-tonnellate-di-rifiuti-radioattivi-db45a6dc-d1e1-4235-b445-c5fdaf35951b.html
Verranno estratte e trattate nei prossimi anni 70 tonnellate di residui radioattivi della centrale di Latina, che saranno poi stoccate nello stesso sito pontino. La decisione arriva dalla Sogin, o meglio dall’Organo commissariale nominato nel 2022 dal Governo, che ha avviato oggi un iter di gara per realizzare nella centrale sul territorio laziale un impianto Magnox, che consentirà di estrarre e trattare circa 70 tonnellate di residui in lega Magnox radioattivi.
Questi rifiuti radioattivi derivano dalla rimozione delle "alette" degli elementi di combustibile, effettuata prima del loro invio all'estero per il riprocessamento. La gara, per un valore di circa 10 milioni di euro, prevede la realizzazione dell'impianto per il recupero e il trattamento di questi residui. I rifiuti radioattivi saranno inseriti in appositi contenitori e stoccati nel deposito temporaneo del sito in attesa del loro conferimento al Deposito Nazionale, di cui è ancora da stabilire la collocazione. Una volta estratti tutti i rifiuti i locali interrati dove erano depositati saranno caratterizzati e bonificati.
Nella stessa occasione Sogin ha deciso lo smantellamento del vessel della centrale del Garigliano, ossia il contenitore d'acciaio di forma cilindrica, e altri componenti denominati internals, posizionati al suo interno, nel quale, durante l'esercizio, avveniva la reazione nucleare. Una gara da 26 milioni di euro quella che riguarda l’impianto sul territorio di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, a poche decine di chilometri dal confine tra Campania e Lazio.
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