giovedì 1 settembre 2022

Il Fatto di domani. L'ascesa di Conte, il rubavoti a sinistra. Sorpresa: anche il programma di Giorgia Meloni è l'agenda Draghi

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L’ASCESA DI CONTE NEI SONDAGGI (DA SINISTRA): SI CONFERMA IL TESTA A TESTA CON LA LEGA. Dopo Alessandra Ghisleri, Anche l’istituto di Nando Pagnoncelli, Ipsos, conferma che il Movimento nei sondaggi è appaiato alla Lega. I 5S sono la formazione che è cresciuta più di tutti nell’ultimo mese ed è passata dall’11,3 al 13,4%, esattamente a pari merito con il partito di Matteo Salvini. Del resto, come si può leggere nel reportage scritto da Paola Zanca sul Fatto di oggi, la spinta verso sinistra impressa dalla nuova direzione voluta da Conte è riuscita a fare breccia anche in parte del mondo dell’associazionismo alla sinistra del Pd. Finora cardini di questa strategia sono stati i temi economici ma non solo: il Reddito di cittadinanza, la lotta al precariato ma anche la posizione sulla spesa militare. Ieri sera Conte, da Rimini, è tornato sul tema della guerra in Ucraina e dell’invio di armi, confermando la posizione favorevole all’avvio di negoziati e allo stop all’escalation militare. Sul Fatto di domani vedremo quali sono le prossime mosse della campagna elettorale del Movimento che guardano a sinistra. Parleremo di questi temi, oltre che del dossier economico, con il ministro 5S Stefano Patuanelli.

RIGASSIFICATORI E BILANCIO: L’AGENDA DI MELONI È QUELLA DI DRAGHI. Il partito di Giorgia Meloni è sempre primo nei consensi, con il 24% delle preferenze (e i dem di Letta stabili al 23%). Le analisi delle intenzioni di voto mostrano che FdI prende molto dalla Lega ma intercetta anche elettori di Forza Italia, che in quanto junior partner della coalizione (con una fetta tra il 7 e l’8% a seconda delle rilevazioni) teme di finire svuotata, visto che dall’altra parte c’è Calenda, che attira voti dall’area berlusconiana mettendo in campo ex forziste come Gelmini e Carfagna. Berlusconi le prova tutte, tanto che oggi è sbarcato perfino su TikTok, provocando un involontario effetto di ilarità generale. Sarebbe un errore, però, pensare che gli elettori di centrodestra che guardano a Meloni si stiano radicalizzando in senso sovranista. Come vedremo sul Fatto di domani, bisogna infatti tenere conto che le ricette di Fratelli d’Italia si richiamano a un’agenda liberale e liberista (la solita agenda della destra), che anzi Meloni sta accentuando per garantirsi un profilo presentabile con l’Ue e l’apparato economico. Si pensi al no allo scostamento di bilancio chiesto a Draghi dalle altre forze politiche o alla retromarcia sul rigassificatore di Piombino. Che sia lei l’autentica interprete della fantomatica agenda Draghi?

LAVORO E PIL, IL “MIRACOLO DRAGHI” È GIÀ SVANITO. Il “miracolo Draghi” per quanto riguarda l’occupazione è stato solo un lampo nella notte. Secondo i dati Istat pubblicati oggi, infatti, l’aumento di giugno, trainato dai tempi indeterminati era solo un rimbalzo di breve durata. A luglio l’occupazione è tornata a diminuire: 22 mila occupati in meno e con un aumento degli inattivi. E, soprattutto si è ristabilito il trend di crescita del precariato (+13 mila a termine) e riduzione dei permanenti (-24 mila). Risultato: nuovo record di precari ormai giunti a oltre 3 milioni. Ma anche sul Pil il dato di crescita è tutto da interpretare. Quel +1,1% del secondo trimestre (che assesta la crescita annuale al 3,5%) è dovuto in larga parte al boom dell’edilizia. Tradotto: il tanto vituperato Superbonus, oltre che alla ripresa del turismo. Sul Fatto di domani ci occuperemo anche del piano energia che il ministro Cingolani ha presentato oggi agli altri membri del governo e che prevede termosifoni abbassati di un grado da ottobre e accesi un’ora in meno al giorno. Misure già anticipate e che non basteranno a mettere in sicurezza le forniture energetiche italiane.

UCRAINA, COMINICIATA L’ISPEZIONE DI ZAPORIZHZIA. UN ALTRO SUICIDIO ECCELLENTE A MOSCA. Tra le polemiche, il convoglio dell’Aiea ha raggiunto l’impianto nucleare dopo avere attraversato territori occupati dai russi ed essere stato fermo tre ore presso un check point ucraino. Da stamattina la zona attorno alla centrale è stata bersaglio di attacchi – per cui Kiev e Mosca si accusano reciprocamente. Il direttore dell’Agenzia internazionale dell’energia atomica Grossi ha riferito che una parte della Commissione rimarrà nella centrale per proseguire le rilevazioni almeno fino a sabato. Nel frattempo, da Mosca è arrivata la notizia della morte di un altro nome eccellente. Il vice-presidente della compagnia petrolifera Lukoil, Ravil Maganov, stamattina è caduto dalla finestra dell’ospedale in cui era ricoverato. Le prime fonti parlano di suicidio, mentre un comunicato dell’azienda russa menziona la grave malattia da cui era affetto. Maganov non è il primo dirigente russo morto in circostanze sospette. Pochi mesi fa, un ex manager di Lukoil, Subbotin, aveva perso la vita durante un trattamento con uno sciamano.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Calenda scorda il “Rinascimento” saudita di Renzi. Una volta lo criticava aspramente per la collaborazione con il saudita bin Salman. Domani però il leader di Azione sarà affianco a Renzi a Milano per una sortita elettorale, ma proprio oggi il leader di Italia Viva ha dato un nuovo contributo alla causa saudita. Vedremo quale sul Fatto di domani.

Gli effetti della legge bavaglio. Stanotte a Cosenza si è svolta una maxi-operazione contro le cosche, con 202 misure cautelari disposte. Nicola Gratteri in conferenza stampa ha colto l’occasione per ricordare che dopo la riforma della giustizia non è più possibile dire nulla sulle inchieste in corsa. “La stampa è potente ed ha potere. Chiedete ai vostri editori di dire ai referenti politici di cambiare la legge. Io non intendo essere né indagato né sottoposto a procedimento disciplinare”, ha detto il pm di Catanzaro ai giornalisti. È trapelato però che tra gli indagati c’è il sindaco di Rende Marcello Manna.

Covid, via libera ai nuovi vaccini. Via libera dell’agenzia europea del farmaco (Ema) ai nuovi vaccini anti-covid per la variante Omicron sviluppati da Pfizer-Biontech e Moderna, per i cittadini sopra i 12 anni.

Intervista a Lars von Trier. A Venezia abbiamo incontrato il regista danese che presenta la sua terza serie.


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