venerdì 17 giugno 2022

Il Fatto di domani. Gas, Mosca chiude il rubinetto. Clima, Italia a rischio desertificazione. Estradizione di Assange, il podcast sulla guerra di Wikileaks

 tratto dalla newsletter de il fatto quotidiano 

ANCHE LA COMMISSIONE VUOLE L’UCRAINA NELL’UE. PUTIN APRE LA SUA DAVOS: “RAGGIUNGEREMO I NOSTRI OBIETTIVI”. Dopo le dichiarazioni di Draghi, Macron e Scholz ieri a Kiev, oggi la Ursula von der Leyen ha ufficializzato che la Commissione europea è favorevole a dare a Ucraina e Moldavia lo status di candidato per l’adesione all’Ue. Tecnicamente si tratta di una raccomandazione, sarà il Consiglio Ue a decidere previo accordo degli Stati membri. “L’Ucraina si merita una prospettiva europea”, ha detto von der Leyen, ma prima di aspirare a entrare dell’Unione dovrà fare pesanti riforme sul piano della corruzione, della lotta alla criminalità organizzata, del pluralismo dei media e dell’economia. Sul Fatto di domani leggerete un’intervista a chi, a Bruxelles, si è occupato di valutare gli standard democratici di Ucraina e Moldavia. Prima dell’adesione potrebbero passare decenni, comunque, e anche il consenso dei 27 di questi tempi non sembra così scontato. Oggi per esempio l’Ungheria di Orban ha messo il veto sulla minimum tax, la tassazione minima sulle aziende al 15% in tutti i Paesi approvata in sede G7 già da un anno e ancora non realizzata. Oggi da Zelensky è volato invece, per la seconda volta, Boris Johnson. Dall’altro lato del fronte parla Vladimir Putin, mostrando i muscoli: “Tutti gli obiettivi dell’operazione speciale in Ucraina saranno realizzati”, ha assicurato il presidente russo al forum economico di San Pietroburgo, rivendicando poi l’invasione dell’Ucraina è “la decisione di uno Stato sovrano basata sul diritto di garantire la sua sicurezza”. Poi è tornato ad attaccare le sanzioni. Questo discorso è stato pronunciato, lo ricorderemo sul Fatto di domanidi fronte ai rappresentanti di Confindustria e di altre aziende italiane, che hanno preso parte alla Davos di Putin come abbiamo rivelato oggi.

LONDRA ORDINA L’ESTRADIZIONE DI ASSANGE. SU FQ EXTRA IL PODCAST SULLA “RIVOLUZIONE DI WIKILEAKS”. La ministra dell’Interno britannica Priti Patel ha ordinato l’estradizione negli Stati Uniti di Julian Assange. È la stessa ministra che ha sostenuto il programma di deportazione in Ruanda dei migranti senza visto nel Regno Unito, il cui primo volo, previsto lunedì scorso, è stato bloccato dalla Corte europea dei diritti umani all’ultimo minuto (l’aereo era sulla pista). Un paradosso che a prendere la decisione sia stato un Paese che viola le leggi internazionali, come ha rilevato Sabrina Provenzani sul Fatto internazionale di oggi. Negli Stati Uniti il fondatore di WikiLeaks rischia di scontare una condanna fino a 175 anni di carcere per aver diffuso documenti riservati con le prove dei crimini di guerra commessi dalle forze Usa in Iraq e Afghanistan. “È una giornata buia per la libertà di stampa”, ha commentato l’organizzazione di Assange, che ha annunciato che farà ricorso: per la legge inglese hanno 14 giorni di tempo. Sul Fatto di domani capiremo come siamo arrivati a questo punto e vedremo cosa dovremo aspettarci. Stefania Maurizi, che sulla storia di Wikileaks e la persecuzione del suo fondatore ha scritto un libro, ha realizzato per FQ Extra un podcast sulla storica battaglia di Assange per la libertà di stampa: ASCOLTA LA PRIMA PUNTATA. Di WikiLeaks e della persecuzione contro il suo fondatore abbiamo parlato in una videointervista a Roger Waters.

5s, SCONTRO DI MAIO-CONTE. GRILLO CON IL LEADER: SÌ AL LIMITE DEI DUE MANDATI. “Appare sempre più opportuno estendere l’applicazione delle regole che pongono un limite alla durata dei mandati”, così scrive Beppe Grillo sul suo blog, intervenendo nella querelle tra Conte e Di Maio di questi giorni. Il limite di tempo per gli esponenti del Movimento, continua, serve a mettere un limite al potere dei singoli. Il fondatore del M5S e attuale garante si schiera così di fatto sulle posizioni di Giuseppe Conte, che ha annunciato un voto degli iscritti sulla questione entro fine giugno. L’ex premier ha letto infatti in questa prospettiva l’attacco frontale ricevuto ieri da Di Maio: “Fibrillazioni erano prevedibili perché ci sono in campo questioni che riguardano le sorti personali di tanti nel M5s”. Il ministro degli Esteri oggi ha continuato a tirare in direzione di Conte e ha collegato la regola dei due mandati alla “radicalizzazione” del Movimento. Secondo alcune fonti sarebbe in programma un’assemblea dei parlamentari pentastellati mercoledì 22, dopo l’intervento di Draghi in Parlamento il 21. E potrebbe arrivare a Roma anche Grillo. Come abbiamo scritto sul Fatto di oggi, nel Movimento c’è aria di scissione: sul Fatto di domani parleremo di questa vicenda cruciale per il futuro del 5S con un’intervista a Massimo Bugani, grillino della prima ora, e i pareri delle nostre firme.

ANCHE LA FRANCIA A CORTO DI GAS RUSSO. IN ITALIA ALLARME DESERTIFICAZIONE. Il sistema italiano del gas regge, fanno sapere fonti governative. E se gli stoccaggi non sono ai livelli dell’anno scorso questo non dipende dalla disponibilità di gas ma dal costo della materia prima, che induce gli operatori ad aspettare quotazioni più convenienti. È un dato di fatto, però, la minaccia della chiusura dei rubinetti da parte di Mosca, che in questi giorni ha ridotto del 60% il flusso. Gli effetti si propagano: oggi la Francia ha comunicato che non riceve più il gas russo a causa proprio del taglio delle forniture al Nord Stream. Su FQ Extra il Visual Data sulla dipendenza energetica dell’Europa dalla Russia. I prezzi del metano restano alti e anche quelli della benzina volano. Lo sconto sulle accise varato dal governo scade il 1 luglio. A Piombino è partita una protesta locale contro la nave rigassificatore comprata da Snam, che dovrebbe entrare in funzione per trattare il gas naturale liquido in arrivo da Usa e Africa via nave, ma i tempi delle autorizzazioni sono lenti e l’entrata in funzione della nave è prevista tra un anno. Ne parleremo sul Fatto di domani, dove continueremo anche a seguire l’allarme siccità nel nostro Paese. Il presidente della Regione Piemonte ha formalizzato la richiesta di stato di emergenza per l’agricoltura. La portata del Po è diminuita del 72% e sta causando la peggiore siccità degli ultimi 70 anni. Sentiremo a questo proposito l’analisi di Ramona Magno, responsabile dell’Osservatorio siccità del Cnr.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

L’incendio a Malagrotta e l’emergenza a Roma. oggi pomeriggio arrivano dati sulla diossina. da qui la procura potrà decidere se iscrivere reato per disastro ambientale

Covid, i dati di oggi. Il bollettino di oggi segnala 35.427 nuovi contagi e 41 morti. Il tasso di positività si attesta al 19.07%. Sul Fatto di domani pubblichiamo un’intervento di Nancy Holman, studiosa della London School of Economics, su come sono cambiate le nostre città con il Covid.

Morte di Renzo Sarteur. Era stato giovanissimo partigiano in Val D’Aosta, l’anno scorso aveva raccontato a Tommaso Rodano il “suo PCI”, per i 100 anni del Partito comunista italiano.

Pupi Avati su Dante. Luca Sommi ha visto in anteprima il film di Pupi Avati sul poeta.


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