domenica 5 giugno 2022

“Bollette e inflazione, ho dovuto smettere di comprare il pesce e rimando le spese mediche”: le lettere di chi ha uno stipendio ma non regge i rincari

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/06/04/bollette-e-inflazione-ho-dovuto-smettere-di-comprare-il-pesce-e-rimando-le-spese-mediche-le-lettere-di-chi-ha-uno-stipendio-ma-non-regge-caro-bollette-e-inflazione/6615917/?utm_campaign=economia&utm_medium=twitter&utm_source=twitter

lo spread mai così alto dal 2018, succede ai tempi della dragricrazia con il governo che sussurra ai banchieri, alle armi e agli armatori, ai gassificatori e all'inquinamento, che è contro l'efficienza e la coibentazione dei fabbricati. Dall'articolo de il fatto quotidiano: "Sono la mamma separata di due giovani studentesse (una frequenta il terzo anno della facoltà di lettere ed una il terzo del liceo scientifico). Stiamo soccombendo di fronte all’aumento sconsiderato e senza controllo dei prezzi. Sono un’impiegata presso un’impresa privata. In 4 mesi ho pagato 2 bollette di energia elettrica spaventose: una da 380 euro ed una da 406. Quest’inverno ho dovuto spegnere la stufa a pellet per il costo lievitato del combustibile, peraltro introvabile."

“Bollette e inflazione, ho dovuto smettere di comprare il pesce e rimando le spese mediche”: le lettere di chi ha uno stipendio ma non regge i rincari

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Le lettere arrivate a redazioneweb@ilfattoquotidiano.it descrivono la situazione del ceto medio-basso non tutelato dai rincari e senza accesso ai bonus pensati per mitigare il caro-vita. "Nessun acquisto di vestiario, nessuna spesa medica (dovrei andare dal dentista, ma non me lo posso permettere), non invito più i miei genitori a pranzo". "E' dura continuare a tagliare: non vado al cinema o al teatro da anni, non possiamo acquistare l'apparecchio acustico per nonna

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