domenica 11 agosto 2019

Senza Ponte. Le macerie, la speranza: la vita sospesa di Genova un anno dopo il crollo 10 AGOSTO 2019 “Era il nostro rumore di fondo”, dice la gente. “Una pioggia di calcinacci e cascate d’acqua quando pioveva”. La prova regina per ora è il reperto 132, tre metri di cemento e fili d’acciaio in “uno stato corrosivo di tipo generalizzato” DI PINO CORRIAS

https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2019/08/10/news/la_tragedia_di_genova-233372388/?ref=RHPPBT-BH-I0-C8-P5-S1.8-T1
Vista dai piccoli vigneti di Coronata, Genova è un teatro steso sulla sua storia. Case a perdita d'occhio. Palazzi costruiti su altri palazzi. Strade su altre strade, viadotti, gallerie. Colpo d'occhio di un disordine verticale. E laggiù in fondo la linea scura e concava del porto che diventa mare. Nel mondo di prima c'era il Ponte. Si vedeva da quassù. Stava tra l'Appennino e il futuro, portava alle fabbriche italiane e alle spiagge dell'estate. Era
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“Era il nostro rumore di fondo”, dice la gente. “Una pioggia di calcinacci e cascate d’acqua quando pioveva”. La prova regina per ora è il reperto 132, tre metri di cemento e fili d’acciaio in “uno stato corrosivo di tipo generalizzato”

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