domenica 28 aprile 2019

ci vuol altro per affermare che la Lega sia il partito della mafia (come lo fu la sua alleata Forza Italia, anche se non tutti i suoi elettori ed eletti erano e sono mafiosi). L’abbiamo scritto più volte, anche polemizzando col nostro amico Saviano a proposito di Salvini “ministro della malavita”. Però, lo sa anche lui, le mafie cercano da sempre agganci con la politica, in particolare con i partiti al potere. Nel ’94, persi per strada i vecchi referenti della Dc e dei partiti alleati, Cosa Nostra si buttò a colpo sicuro su FI, creata dal vecchio compare Dell’Utri. Ora, dopo aver dominato uno dei due poli per 25 anni, FI è fuori gioco e mai più guiderà un governo: al massimo farà da ruota di scorta a uno altrui. Naturale che i mafiosi tentino di agganciare chi comanda: e, non potendo avvicinare i 5Stelle, poco permeabili per il Dna legalitario e l’o r g a n i zzazione “orizzontale”,

il fatto quotidiano 25 aprile 2019 Marco Travaglio Sciacquaraquà

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