martedì 1 gennaio 2019

Altro che sviluppo Gli industriali strigliano i gialloverdi e si celebrano come unico motore della crescita: eppure, da Ligresti a De Benedetti, la loro storia è piena di buchi miliardari.Il caso Benetton La famiglia gestisce Autostrade dal 1999: da allora 43 miliardi di ricavi, pochi investimenti e una concessione prorogata fino al 2038 da Berlusconi

il fatto quotidiano 17 dicembre 2018 di Salvatore Cannavò
DE BENEDETTI ELETTRICO.
L’ex patròn del gruppo Espresso,
in grado di rilevare la
Olivetti negli anni 70 e di farla
scomparire dalla scena italiana,
è stato il creatore della finanziaria
Cir tramite la quale
controllava la società elettrica
e del gas Sorgenia, affidata al
figlio Rodolfo. Nel 2014 la società
raggiunge la cifra di 1,8
miliardi di debiti e sarà necessario
un intervento per salvarla
dal fallimento. Intervengono,
guarda caso, le banche italiane
guidate dal Monte Paschi
di Siena, primo socio con
il 22%. La famiglia De Benedetti
a quel punto esce
dall’affare, i debiti, tramite
il successivo salvataggio
del Mps

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